È stato condannato a 13 anni di reclusione l’istruttore di danza di Lipari, accusato di violenza sessuale su almeno tre minorenni, fra cui una parente, approfittando sia delle ore di lezione in palestra sia della fiducia che gli avevano accordato i genitori delle giovanissime vittime, le quali all’epoca dei fatti non avevano nemmeno compiuto i 14 anni.

Una pena più dura di quanto aveva chiesto l’accusa, ed risarcimento alle parti civili da definire in un futuro processo civile, e poi alcune provvisionali, i risarcimenti immediati, da 25mila euro a testa, per i genitori delle vittime. È questa la sentenza che nel primo pomeriggio di ieri, dopo una lunga camera di consiglio, il presidente della corte d’assise Massimiliano Micali ha letto nella grande aula.
Il Procuratore Capo di Barcellona, Giuseppe Verzera, che rappresentava l’accusa, all’udienza scorsa aveva chiesto per l’imputato la condanna a 12 anni e 10 mesi per violenza sessuale. Dopo la denuncia dei genitori e le prime indagini dei carabinieri di Lipari l’uomo era stato arrestato dai militari nel febbraio dell’anno scorso. Si trova attualmente agli arresti domiciliari.
