La mia esperienza è volutamente povera di occasioni in cui abbia bevuto un energy drink: è successo una sola volta, mi è piaciuto poco e quella notte non ho dormito!

E voi? Cosa raccontate? Qual’è la vostra esperienza? I vostri figli ne fanno uso?
Gli energy drink, intesi come bevande stimolanti, per come le conosciamo oggi, hanno fatto il loro ingresso nel mercato delle bibite analcoliche piuttosto di recente, giusto qualche decennio fa, ma da allora l’offerta si è parecchio ampliata.
Ad onor del vero, venivano preparati tonificanti e ricostituenti già un secolo addietro, l’Ischirogeno ne è un esempio: bevanda nata sul finire del 1800 e contenente minerali, cola, chinino e perfino stricnina.
L’ischirogeno era un prodotto italiano che vantava di un marketing modernissimo in linea con gli approcci di comunicazione contemporanei decisi e senza mezze misure. Una sua pubblicità infatti recitava: “l’uomo forte e vigoroso”, “nell’ischirogeno la forza e la salute!!”.
Tutte le proposte oggi sul mercato hanno nomi fulminei, potenti, netti, “mostruosi”; etichette accattivanti e coloratissime. Lattine da collezionare! Spesso tali marchi sponsorizzano sport estremi quasi a suggerire l’abbattimento di ogni limite!
Naturalmente gli energy drink del 21° secolo non contengono stricnina ma tipicamente caffeina, taurina, guaranà, mate e complessi vitaminici del gruppo B. Questi prodotti nascono per sostenere lo sforzo fisico, hanno la loro utilità nel migliorare la resistenza, l’attenzione, la durata di uno sforzo fisico e mentale. Da ciò la prima e ovvia considerazione: dovrebbero essere indicati e somministrati in situazioni eccezionali in cui sono richieste prestazioni al limite!
La verità è che sono prodotti di largo consumo, di libera vendita e spesso abusati dai ragazzi per tenersi su in discoteca un’intera notte o peggio bevuti dai bambini come alternativa ad una aranciata!
Sono anche diventati base per numerosi cocktail alcolici nei bar di tendenza e sempre diretti ad un pubblico giovane.
Dettagliando giusto un poco, su una lattina al supermercato leggo: “Bevanda energetica con caffeina e taurina. Elevato tenore di caffeina (30mg/100ml). Non raccomandato per bambini e durante gravidanza e allattamento”. Cominciamo bene! E poi tra gli ingredienti: taurina (0.36%), caffeina (0.03%), gluconolattone, vitamine (niacina, vitamina B6, acido pantotenico, riboflavina, vitamina B12).
Di questi, la taurina è un amminoacido utilizzato in molti integratori e bevande energizzanti. E’ un vasodilatatore. Non si conosce ancora molto sugli effetti collaterali della sostanza.
La caffeina appartiene invece alla famiglia degli alcaloidi. Utilizzata per la sua capacità stimolante a livello del sistema nervoso centrale, migliora la memoria e l’attenzione, allevia la fatica.
L’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha definito dosi massime giornaliere di assunzione di caffeina che nei bambini sono di 2.5 mg/kg di peso corporeo: un bambino di 35 kg dovrebbe assumere al massimo 87 mg di caffeina al giorno.
Una lattina da 500 ml di un energy drink contiene 160 mg di caffeina!
Effetti collaterali della caffeina sono a danno del sistema cardio vascolare tra cui ipertensione e tachicardia, problemi gastrointestinali, vertigini, …
Il gluconolattone è utilizzato in molti cosmetici come esfoliante epiteliale mentre in campo alimentare viene adoperato come acidificante, stabilizzante e antiossidante quindi è da intendersi un conservante.
Altri preparati contengono anche guaranà che è consigliata per perdere peso, contro l’ansia, per migliorare le performance atletiche e ridurre affaticamento fisico e mentale. Assunzioni superiori a 250-300 mg/giorno sono associate ad insonnia, nervosismo, aumento frequenza cardiaca. Il guaranà ha effetti simili alla caffeina e a questa va sommata se entrambi presenti nel prodotto!
Su un’altra etichetta leggo pure dell’uso di protossido di azoto per un prodotto con una “texture asciutta liscia e leggera”. Sarà pure così ma bisogna sottolineare che il protossido di azoto, noto come gas esilarante, agisce sul sistema nervoso centrale, causa euforia e rilassamento e dissociazione dalla realtà, vertigini. È usato in campo medico come analgesico, anestetico e ansiolitico. È pure usato in motoristica per potenziare le prestazioni dei motori.
Occorre ricordare che tutte queste bevande sono molto ricche in zuccheri che, oltre a dare energia immediata, espongono ad obesità e problemi dentali.
Tornando alla nostra etichetta del supermercato, vengono riportate le seguenti avvertenze: “Non si consiglia il consumo ai bambini, gestanti, nutrici e soggetti particolarmente sensibili, in relazione ad eventuali contemporanee assunzioni di caffeina da altre fonti. Si consiglia di evitare la simultanea esposizione ad alcool e tabacco”.
Quest’ avvertenza è parecchio importante perché gli energy drink miscelati con alcool, ne camuffano gli effetti: ci si rende conto di essere ubriachi troppo tardi e questo è fonte di rischio sia per la propria salute che per quella altrui.
Alcuni studi li indicano quali precursori per altre dipendenze!
Dopo aver letto ciò, mi viene da pensare
se non sia meglio vendere queste bevande dietro presentazione di ricetta medica! La questione ora è: quanti leggono le etichette? Che informazioni hanno i consumatori e le famiglie a riguardo? Quanta formazione hanno i barman dato che spesso li associano a distillati e liquori vari? Dove finisce l’etica dei produttori? Forse nelle avvertenze scritte magari con caratteri poco evidenti? Forse l’industria dovrebbe cambiare strategia di comunicazione reindirizzandoli a consumatori adulti e di nicchia? E le loro casse? Diversi paesi europei hanno emanato normative molto stringenti sull’argomento vietandone addirittura la vendita ai minori! Per tutto questo, ad ogni occasione, ripeto a mio figlio ciò che comporta il consumo di tali bevande.
Metteranno pure le ali ai piedi, ma fosse per me, le ali le metterei alle lattine per farle volare via dagli scaffali della grande distribuzione e dirottarle verso mercati più adatti e controllabili.
(Giovanni Gargano)
