L’assenza di una maggioranza assoluta spinge la Cdu tedesca verso alleanze e coalizioni incerte, occhi puntati su SPD e Verdi.
Finisce la fibrillazione delle cancellerie europee per le elezioni legislative in Germania. Le incertezze delle previsioni diventano certezze alle urne, dopo che più dell’84% degli elettori tedeschi (60 milioni) ha espresso il proprio voto.

Come da sondaggi, il partito conservatore di centrodestra Cdu, assieme all’alleato bavarese Csu ha vinto le elezioni, o quantomeno è arrivato primo con il 28,26% dei voti ottenendo 208 seggi, quindi come prevedibile, sarà il leader Merz ad avere l’incarico dal Presidente della Repubblica per formare il nuovo Governo.
Poiché, come è facile prevedere, soli non possono ottenere la maggioranza assoluta che permetterebbe il voto di fiducia, fissato ad una soglia di 316 seggi su 630 complessivi del Bundestag, si va alla ricerca degli altri 108 seggi. Ma chi li può garantire?.
Con chi sarà fatta la coalizione di Governo? Visto che anche alcuni dei partiti più importanti sono riusciti a restare sotto la soglia di sbarramento (5%) per entrare in Parlamento?
Partiamo dal secondo partito, l’estrema destra (AfD) che ha ottenuto una grande affermazione passando dal 10% del 2021 al 20,8% di ieri, ottenendo 152 seggi. Si potrebbe sperare in una coalizione di destra con AfD? Merz lo ha escluso categoricamente, perché le politiche di AfD non sono in linea con i conservatori della Cdu, dandosi tempo fino a Pasqua per trovare una soluzione.
E quindi? Saranno i perdenti di Spd del Governo uscente a formare il Governo?
Chi perde non perde e chi vince non vince, ormai in tutta Europa ci stiamo abituando a queste coalizioni impossibili, come in Francia. Ma attenti al popolo! Giustamente gli elettori non comprendono alcune scelte…
Se pensiamo alla fine che ha fatto il Governo Scholz e ai risultati ottenuti dai partiti che lo sostenevano, le riflessioni nascono spontanee. Scholz è stato mandato a casa dai liberali di FpD, partito che è rimasto fuori dal Bundestag crollando dall’11% al 4,3% dei voti ottenendo : “Zeru tituli”. Ma i liberali non erano mica impazziti a sfiduciare Scholz, tutto avvenne in seguito alla revoca del leader e Ministro delle Finanze della FdP, Christian Lindner. Fondamentalmente il Governo precedente è stato lacerato e indebolito da continue lotte interne e da una recessione galoppante, come non si era mai vista prima e i risultati sono usciti ieri dalle urne.
Ma andiamo al sodo, Merz e la Cdu/Csu hanno bisogno di altri partiti e di altri seggi per fare una coalizione che possa ottenere la fiducia in Parlamento e chi meglio dei perdenti del Spd? Ma potrebbe anche non bastare e quindi c’è la possibilità di una coalizione a tre. E chi se non Spd e Verdi, cioè gli sconfitti alle urne? Anche se Merz aveva assolutamente escluso una coalizione con i Verdi, adesso sembra più possibilista e il leader dei Verdi, Robert Habek condividerebbe tale scelta. Si sa, in politica i numeri contano. Ricordiamo che Spd in queste elezioni ha raggiunto il 16,4 % dei voti con 120 seggi assegnati e i Verdi l’11,6% con 85 seggi in netta caduta rispetto alle elezioni precedenti, quindi bocciati dal popolo ma probabilmente promossi da Merz.
Ma dove sono andati a finire i voti dei tre partiti del Governo precedente? Niente di più semplice, all’estrema destra di AfD, che sbanca soprattutto nella Germania dell’Est e all’estrema sinistra di Linke, che hanno rosicchiato i Verdi, arrivando al 8,7% che gli permette di ottenere 64 seggi. Il resto dei partiti resta fuori dal Parlamento come i liberali di Christian Lindner (Fdp) con il 4,3%, che ha dichiarato di ritirarsi dalla politica attiva (i tedeschi non sono come gli italiani, Renzi docet!) e l’alleanza populista di sinistra di Sahra Wagenknecht (Bws), che sta valutando la possibilità di impugnare i risultati elettorali poiché si è fermata al 4,97% mancando per un soffio la soglia dello sbarramento.
