Lucca – Dopo il primo giorno di riposo, il Giro d’Italia 2025 riprende con un banco di prova fondamentale per gli uomini di classifica. Una cronometro individuale di 28,6 chilometri da Lucca a Pisa, su un tracciato pianeggiante ma tutt’altro che banale, che potrebbe segnare un primo, netto spartiacque nella corsa verso la maglia rosa di Roma.

La decima tappa si sviluppa nel cuore della Toscana, tra due città d’arte e storia, ma oggi l’attenzione sarà tutta sui pedali. Partenza da Lucca, città delle mura rinascimentali e delle strade lastricate, che i corridori lasceranno rapidamente per affrontare un tracciato pianeggiante, disegnato tra lunghi rettilinei, curve tecniche e passaggi urbani potenzialmente insidiosi. I 28,6 chilometri si snodano in linea quasi perfetta verso ovest, in direzione di Pisa, con soli 125 metri di dislivello complessivo. Un percorso veloce, adatto agli specialisti della cronometro, ma con tratti in cui la potenza dovrà essere dosata con intelligenza. Le strade provinciali, il vento che potrebbe alzarsi lungo il percorso e gli ultimi chilometri tra le vie del centro di Pisa, con arrivo a due passi da Piazza dei Miracoli, renderanno la sfida ancora più affascinante.
Il leader della corsa è Isaac Del Toro, classe 2003, che con il suo numero d’autore a Siena si è preso la maglia rosa con autorità e talento. Una prestazione che ha fatto storia, mai un messicano era salito così in alto nella generale del Giro. Ma il vero test arriva adesso. Del Toro ha dimostrato grinta e visione tattica, ma non è uno specialista della cronometro. Sa difendersi, certo, ma oggi sarà chiamato a limitare i danni. Sarà una prova di maturità, tanto fisica quanto mentale, tenere alta la concentrazione in una tappa così breve e intensa può fare la differenza tra conservare la maglia rosa o cederla. Alle sue spalle, e nella stessa squadra, scalpita Juan Ayuso. Lo spagnolo è in ottima forma, ha nelle gambe un’ottima cronometro e potrebbe approfittare della tappa per riprendersi la leadership del team UAE Emirates. La dinamica interna alla squadra è una delle chiavi più interessanti di questa fase del Giro. I due giovani talenti, compagni di maglia, sono anche i principali rivali per la vittoria finale. Ayuso ha il vantaggio dell’esperienza e una maggiore predisposizione alle prove contro il tempo. Se riuscisse a guadagnare il margine sufficiente oggi, potrebbe mettere Del Toro in difficoltà anche sul piano psicologico nelle prossime tappe. Non è però una sfida a due. Anzi, Antonio Tiberi si sta ritagliando un ruolo da protagonista assoluto in questo Giro. Il giovane azzurro è terzo in classifica, galvanizzato e ben supportato dalla Bahrain-Victorious. La cronometro odierna rappresenta un’occasione perfetta per rilanciarsi ancora più in alto, è uno dei migliori italiani nelle prove contro il tempo, e un podio parziale oggi potrebbe proiettarlo in zona rosa. Occhio anche a Primoz Roglic, il veterano di ferro, che ha scelto il Giro 2025 per rilanciare le sue ambizioni nei grandi giri. Lo sloveno ha una cronometro solida, potente e regolare. Se le gambe risponderanno, potrebbe recuperare gran parte del ritardo accumulato nei giorni precedenti. Non è mai consigliabile sottovalutare Roglic, specialmente in giornate come questa. Tra i possibili protagonisti di giornata c’è anche Brandon McNulty, che in una crono come questa può mettere in mostra tutto il suo talento da passista. Se avrà via libera dal team, sarà uno da tenere d’occhio per la vittoria parziale. Discorso simile per Thymen Arensman, regolare e in crescita, e per Geraint Thomas, che pur non essendo tra i primi della generale, potrebbe cercare di tornare in top ten con una prestazione solida.
