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Giro d’italia 2025 – Analisi terza tappa – Valona-Valona (km 160,0)

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Valona – Il Giro d’Italia 2025 prosegue con la terza frazione, ultima in terra albanese, che si preannuncia nervosa, insidiosa e potenzialmente decisiva per delineare meglio la classifica generale. Valona sarà teatro sia della partenza che dell’arrivo di una tappa breve ma intensa. 160 km tra saliscendi continui, due Gran Premi della Montagna impegnativi e un finale aperto a più soluzioni, compresa la possibilità di una volata ristretta. Dopo il prologo brillante di Tarling nella cronometro e il passaggio della maglia rosa a Roglic, l’11 maggio promette spettacolo, con il gruppo chiamato ad affrontare la prima scalata oltre i 1.000 metri di altitudine e pendenze fino al 12%. Sarà il primo test per gambe, gerarchie e ambizioni.

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La partenza è fissata per le 13.25 da Valona, splendida località costiera affacciata sul Mar Ionio, che per la prima volta ospita sia lo start che il traguardo di una tappa del Giro. Dopo un primo tratto pianeggiante, il percorso comincia a salire in maniera graduale, con diversi tratti mossi e continui cambi di ritmo che accompagneranno i corridori per circa tre quarti di gara. Il primo vero ostacolo sarà il GPM di 4ª categoria di Qafa e Shakellës, posto al km 60 e situato a 577 metri di altitudine. Una salita breve ma con pendenze importanti, che potrebbe già sgranare il gruppo e dare spazio a eventuali tentativi da lontano. La vera selezione, però, è attesa più avanti. Dopo circa 100 km di corsa, i corridori affronteranno il GPM di 2ª categoria di Qafa e Llogarasë, un’ascesa lunga oltre 10 km, con pendenze fino al 12% e un’altitudine massima di 1.030 metri. Una salita vera, dura, che segnerà un primo spartiacque tra chi punta alla classifica generale e chi potrebbe già accusare i primi distacchi. Superata la cima, ci sarà una lunga e tecnica discesa che condurrà nuovamente verso la costa, fino al rientro nella città di Valona. Gli ultimi 3 km sono pianeggianti, ma non completamente lineari con leggere curve e cambi di direzione porteranno il gruppo al rettilineo finale di 1.200 metri, dove si deciderà il vincitore di giornata.

Le caratteristiche del percorso aprono a diverse opzioni tattiche. Il dislivello complessivo e le pendenze importanti della seconda salita rendono difficile un arrivo a ranghi compatti. È probabile che i velocisti puri vengano esclusi già sul GPM di Llogarasë, aprendo la porta a una volata ristretta tra corridori resistenti o a un colpo da finisseur negli ultimi chilometri. La tappa potrebbe anche offrire spazio a outsider e giovani in cerca di gloria. Giulio Pellizzari, decimo in classifica generale, potrebbe trovare terreno fertile per un’azione coraggiosa. Occhio anche a Lorenzo Milesi e Davide Piganzoli, interessati a entrare in eventuali fughe. Le previsioni per la giornata di domenica 11 maggio parlano di cielo sereno e temperature comprese tra 18 e 24 gradi, ideali per affrontare una tappa di media montagna. Il vento potrebbe giocare un ruolo in discesa e nel finale lungo la costa, soprattutto se proveniente da sud-ovest.

Classifica generale dopo la 2ª tappa:

1. Primoz Roglic 3h52’32”

2. Mads Pedersen +0:01

3. Mathias Vacek +0:05

4. Brandon McNulty +0:12

5. Juan Ayuso +0:16

6. Isaac Del Toro +0:17

7. Max Poole +0:24

8. Antonio Tiberi +0:25

9. Michael Storer +0:27

10. Giulio Pellizzari +0:31

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