Roglic si prende la maglia rosa per un secondo su Pedersen
Tirana – Il Giro d’Italia 2025 accende subito la miccia dell’emozione con una cronometro corta ma intensa nel cuore della capitale albanese. È Joshua Tarling, talento gallese della Ineos Grenadiers, a imporsi nella seconda tappa grazie a una prova da manuale, 13,7 chilometri coperti in 16 minuti e 7 secondi, a una media di oltre 51 km/h, che gli valgono il primo successo in carriera in un grande giro.

Ma la notizia del giorno è un’altra. Primoz Roglic, secondo a un solo secondo da Tarling, si prende la maglia rosa, scalzando dal trono provvisorio Mads Pedersen, settimo nella crono e ora secondo nella generale con un solo secondo di distacco dallo sloveno.
Per Joshua Tarling, classe 2004, questa vittoria rappresenta una pietra miliare. Il giovane specialista della Ineos Grenadiers, già campione europeo a cronometro e protagonista nelle classiche del Nord, conferma le aspettative con una prestazione esplosiva, costruita su potenza pura e perfetta gestione dello sforzo. Il percorso di Tirana, con lunghi tratti rettilinei alternati a curve tecniche nel centro città, sembrava cucito su misura per lui. Tarling ha mostrato una progressione impeccabile. Partito forte, ha mantenuto costante la potenza nella seconda metà del tracciato, scavando quel secondo decisivo che gli ha permesso di precedere proprio uno dei maestri della specialità, Primoz Roglic, che non vince la tappa, ma esce da Tirana come vero protagonista. Una prova regolare, senza sbavature, che gli consente non solo di insediarsi ai piani alti della classifica, ma di prendersi la maglia rosa per la prima volta in questa edizione del Giro. Con questo risultato, Roglic manda un segnale forte agli avversari. Dopo il successo al Giro 2023, è tornato con l’obiettivo chiaro di fare il bis. Il secondo posto nella crono e la leadership provvisoria sono il modo migliore per cominciare a costruire il suo assalto alla Corsa Rosa.
Delusione a metà per Mads Pedersen, che aveva conquistato la prima maglia rosa dopo la vittoria nella tappa d’apertura. Il danese ha chiuso la cronometro con un buon settimo posto, ma non abbastanza per conservare il simbolo del primato. Il distacco da Roglic è minimo, appena un secondo, e nulla è compromesso, ma sarà interessante capire quanto a lungo Pedersen potrà restare a ridosso della vetta man mano che la strada si farà più dura.
Con i primi tre della generale racchiusi in soli tre secondi (Roglic, Pedersen e Tarling), il Giro d’Italia 2025 si conferma fin da subito come una corsa apertissima e imprevedibile.
