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Grido d’allarme dei docenti contro le aggressioni 

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Legge più severa e nuove misure di sicurezza per proteggere il personale scolastico.

È proprio vero, la scuola non è più quella di una volta. Chi si sarebbe mai permesso di avere questi tipi di atteggiamenti fino al secolo scorso?

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“Ci danno del tu, ci danno ordini e ci trattano da morti di fame”, queste sono alcune mancanze di rispetto che vengono fotografate in un intervista ad un’insegnante a Far West su Rai 3.

Una fotografia inquietante quella raccontata con amarezza dalla docente. Ormai la mancanza di rispetto e gli atteggiamenti aggressivi e violenti sono all’ordine del giorno ed evidenziano un clima a dir poco ostile. “Si vantano di comprare scarpe da 500 euro, hanno cellulari supersonici e macchine elettriche, mentre noi siamo considerati dei ‘morti di fame’”, prosegue l’insegnante evidenziando la distanza sociale percepita tra docenti e studenti.

Anche un caso di aggressione fisica subita che sicuramente mette ansia e preoccupazione per il prosieguo dell’attività lavorativa. Il caso della docente intervistata non è isolato perché le aggressioni nei confronti del corpo docente, sia verbali che fisiche, sono in costante aumento.

Cosa scaturisce da tutto ciò?

L’aumento di un clima di ansia, insicurezza e paura non permette un lavoro efficiente e soprattutto fa perdere la qualità d’insegnamento, che è stata una caratteristica importante per la scuola italiana. Ma il problema non finisce qui perché oltre alle aggressività degli studenti, si deve far fronte anche a quella dei genitori. Con un unico risultato e cioè la compromissione del patto educativo tra scuola e famiglia.

La Lega ha annunciato la creazione di un Osservatorio nazionale per la sicurezza degli insegnanti, volto a monitorare la violenza nelle scuole e potenziare le misure preventive. L’iniziativa arriva a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge n. 150, che ha inasprito le pene per le aggressioni al personale scolastico, conferendo anche lo status di pubblici ufficiali a docenti e dirigenti. La legge prevede misure come l’Osservatorio, campagne di sensibilizzazione e una Giornata nazionale contro la violenza nelle scuole, oltre a un’aggravante per i reati contro il personale scolastico.

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