Il fumo bianco non si è ancora levato dal comignolo della Cappella Sistina, ma nell’aria vaticana si percepisce già un’intensa attività. Dietro le quinte, lontano dagli occhi indiscreti dei fedeli e dei media, sembra che si stia tessendo una trama complessa, con un nome che risuona con insistenza: Matteo Zuppi.

Il cardinale di Bologna, noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e per la sua vicinanza ai temi sociali, sarebbe al centro di un’operazione che vede coinvolti personaggi di spicco del panorama politico e religioso. Secondo indiscrezioni adessere determinanti in questa prospettiva sarebbero Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e, sorprendentemente, Emmanuel Macron.
L’influenza di Riccardi, figura di grande prestigio nel mondo cattolico, è innegabile. La sua rete di contatti e la sua capacità di mediazione potrebbero rivelarsi determinanti per un sostegno a Zuppi dopo il terzo o quarto scrutinio. Ma l’ombra di Macron, presidente di una Repubblica laica, solleva interrogativi. Quale interesse potrebbe avere il leader francese nell’elezione del prossimo Pontefice? Si parla addirittura di un’affinità ideologica con Zuppi, di una condivisione di valori progressisti e di una visione comune sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Le dinamiche interne al collegio cardinalizio sono complesse e opache. Le alleanze si formano e si sciolgono nel segreto della Cappella Sistina, rendendo difficile tracciare un quadro preciso. Tuttavia, alcuni segnali non possono essere ignorati. La discreta ma costante attività di Riccardi, così come una cena che egli ha avuto con Macron a Roma la sera dopo i funerali: tutti elementi che, messi insieme, suggeriscono un disegno ben preciso.
È importante sottolineare che, al momento, si tratta solo di indizi e ipotesi. Il conclave è un evento imprevedibile, dove il voto di ogni cardinale è libero e segreto. Ma l’ombra di Zuppi, sostenuto da figure di spicco come Riccardi e Macron, si allunga sulla Cappella Sistina, alimentando il sospetto che il futuro Pontefice possa essere già stato scelto. Un’indagine più approfondita è necessaria per svelare i segreti di questo conclave, e per capire se l’elezione del successore di Francesco sarà davvero un atto di libera scelta, o il risultato di un’abile manovra politica e religiosa.
(Domenico Mazza)
