In queste ore sono tornati alla riscossa i cosiddetti “leoni da tastiera” dicendo/scrivendo tutto e il contrario di tutto in relazione ad un’iniziativa di Laura Boldrini, ex Presidente della Camera dei Deputati e figura di spicco dell’odierno PD.

Nella sostanza, evitando tecnicismi e supercazzole, quella che è stata letteralmente definita “buongustaia” da un dirigente di FI di Bari, (ha poi ritrattato!), ha avuto l’idea di proporre una modifica alla delicata legge riguardante la tematica dello stupro, proponendo di aggiungere una sorta di “consenso delle donne ai rapporti sessuali”. Consenso scritto od orale non si era ben capito all’inizio, ma era scontato che una simile iniziativa suscitasse quantomeno ilarità.
Certo sfociare nel sessismo di alcuni, negli insulti di altri, non è cosa buona, anche perché il rispetto per le donne e la lotta alla violenza nei loro confronti dovrebbe essere qualcosa di “bipartisan”. Fatto sta che la Boldrini ha immediatamente reagito parlando di “odio verso tutti gli avversari della Meloni”. Insomma, diciamola, è finita a bagarre politica, perché molto spesso i politicanti che ci troviamo nel Paese sono addirittura peggiori dei peggiori leoncini da tastiera (spesso le due figure coincidono anche).
Nello specifico va detto che la proposta di legge 1693 di modifica dell’articolo 609-bis del codice penale “In materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso” non prevede che, prima o durante un rapporto sessuale, si debba firmare un contratto scritto. Per consenso si intende quello espresso quale libera manifestazione della volontà della persona e che rimanga tale e immutato durante l’intero svolgersi dell’atto sessuale. Il consenso deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto e può essere revocato dalla persona in qualsiasi momento e con ogni forma”.
Non mettiamo in dubbio la buona volontà dell’iniziativa, ma al tempo stesso, la notizia ha creato confusione, ha generato fraintendimenti, in tanti hanno pensato ad un contrattino scritto da portarsi dietro e allora come non sorridere immaginando il classico dongiovanni che tutti conosciamo, che il sabato sera esce con la valigetta e all’interno uno stock di dieci copie di “consensi informati” da proporre alle sue conquiste del fine settimana, o anche il povero sfigato al primo appuntamento, che tira fuori questo foglietto sgualcito e umido per il suo sudore da pathos emotivo, e lo propone alla sua amata.
Che romanticismo, signori, l’amore del terzo millennio è qui…
