Disposta l’autopsia di Fabio Frisone e gli accertamenti per stabilire le cause che hanno causato la eventuale collisione delle moto


E’ stata fissata per il prossimo venerdì, su disposizione della Procura di Barcellona P.G., con a capo Giuseppe Verzera, l’autopsia sul corpo di Fabio Frisone, 45 anni, di Messina, rimasto esamine sull’asfalto dell’autostrata A20 in direzione Messina, a pochissimi chilometri dai caselli dello svincolo di Barcellona P.G., a seguito dell’incidente in cui è rimato coinvolto mentre si trovava a bordo della sua moto supersportiva, intorno alle 11:00 della scorsa domenica.
Frisone, che era solito uscire in gruppo con altri centauri, a fine mattinata, stava facendo rientro nella sua Messina, quando per cause al vaglio della Procura, la sua moto pare sia entrata in collisione con la moto di un altro centauro; quest’ultimo, trasportato presso il nosocomio di Milazzo, ha ricevuto le prime cure, ma non è in pericolo di vita.
Ad una distanza di circa 500 metri dal ritrovamento del corpo del centauro, accanto al guardrail, hanno fermato la loro corsa le due moto rimaste coinvolte nell’incidente, una delle quali rimasta intatta, l’altra completamente accartocciata. A questo punto la Procura deve stabilire, sulla scorta dei rilievi fatti dalle forze dell’ordine giunti sul posto, le cause che hanno portato le due moto ad entrare in collisione.
A coordinare gli accertamenti del caso è il sostituto procuratore Carlo Bray, il quale ha predisposto l’autopsia dell’uomo che sarà eseguita dal medico legale Giovanni Andò, lo stesso dovrà stabilire le cause del decesso del motociclista. La Procura ha, inoltre, disposto una perizia cinematica per misurare la velocità delle moto che transitavano su quel tratto, dovrà stabilire se a causare l’incidente possa essere stata una manovra sbagliata dei centauri, un potenziale guasto meccanico dei mezzi, o altre cause che ne hanno determinato l’impatto.




