Un collegamento più rapido tra la fascia tirrenica e l’aeroporto di Catania è un tema di discussione da anni. L’idea di un’infrastruttura che riduca le distanze tra il litorale tirrenico e quello ionico, migliorando i trasporti e la competitività economica, è stata più volte proposta come soluzione strategica per lo sviluppo del territorio.

Con i recenti finanziamenti, il progetto potrebbe finalmente compiere un passo avanti, offrendo nuove opportunità per residenti, imprese e turisti.L’esigenza di un collegamento efficiente tra la zona tirrenica, in particolare i comuni di Milazzo, Barcellona, Terme Vigliatore e Giardini Naxos, è emersa da diverse analisi economiche.
Già negli anni ’90, l’Ente Provincia Regionale di Messina aveva riconosciuto l’importanza di questa infrastruttura all’interno del Programma di Sviluppo Economico e Sociale. Successivamente, il Patto per Messina (Delibera CIPE n. 26 del 10/08/2016) ha previsto specifici investimenti per connettere l’area tirrenica con quella ionica.
Nel 2021 la Regione Siciliana ha dato il via libera alla progettazione dell’opera, considerandola di interesse strategico e inserendola nel Piano regionale per la ripresa e la resilienza, con un costo stimato tra 50 e 70 milioni di euro.
A maggio 2024, la Regione Siciliana ha stanziato 25 milioni di euro per avviare il primo lotto dell’infrastruttura. Le risorse, provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione, saranno impiegate per la progettazione definitiva, gli espropri e l’avvio dei lavori.
Il costo complessivo dell’opera è stimato intorno ai 100 milioni di euro e include la costruzione di un tunnel di 900 metri attraverso i Peloritani. Una rete di trasporto più efficiente porterebbe numerosi vantaggi. L’infrastruttura stradale consentirebbe di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza, migliorando l’accessibilità per residenti, lavoratori e imprese.
Si stima che il nuovo collegamento potrebbe far risparmiare circa un’ora di viaggio tra la fascia tirrenica e l’aeroporto di Catania, aumentando la competitività del territorio e favorendo nuove opportunità economiche, si passerebbe dai 145 Km fra Milazzo e l’Aeroporto di Catania percorsi in 1h 46m ai 100 Km in 56m.
L’analisi suggerisce che investire nel potenziamento delle infrastrutture di collegamento tra la zona tirrenica e quella ionica, e in particolare con l’aeroporto di Catania, avrà effetti positivi duraturi sull’economia locale. Il miglioramento dell’accessibilità incrementerebbe l’attrattività per gli investimenti esterni, favorendo nuove attività produttive e commerciali.
Inoltre, la riduzione dei tempi di viaggio faciliterebbe la mobilità della forza lavoro, contribuendo a una maggiore integrazione del mercato del lavoro siciliano. Dal punto di vista turistico, una rete di trasporto più efficiente è un elemento chiave per la competitività delle destinazioni. Un collegamento diretto consentirebbe ai visitatori di raggiungere più facilmente località turistiche come Taormina e le Eolie, incentivando la crescita del settore.
Oltre alla realizzazione della strada intervalliva, è fondamentale valutare anche l’ipotesi di un collegamento ferroviario come soluzione complementare per migliorare ulteriormente la mobilità tra la fascia tirrenica e l’aeroporto di Catania. Un’intervalliva ferroviaria permetterebbe di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza e rappresenterebbe un’opzione sostenibile, integrando il trasporto su gomma e contribuendo alla riduzione del traffico e dell’impatto ambientale.
Questa infrastruttura ferroviaria, inoltre, dovrebbe innestarsi sulla linea ferrata Messina-Catania-Aeroporto, attualmente in fase di potenziamento con il raddoppio del binario finanziato dal PNRR. L’integrazione con questa rete migliorata consentirebbe di creare un sistema di trasporto intermodale più efficiente, rendendo l’aeroporto Fontanarossa più accessibile e portando benefici concreti a residenti, imprese e turismo.
(Prof. Ferdinando Ofria – Docente Politica Economica Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Messina)



