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La CHIESA INVOCA AIUTI per la Cargill di Giammoro, La Malfa SVELA: “ACQUIRENTI PRONTI”

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Contrariamente a quanto asserito nel corso dell’audizione di mercoledì scorso, in Commissione Attività produttive all’Ars, dai rappresentanti della multinazionale, vi sarebbe un gruppo di imprenditori di un settore contiguo interessato a subentrare nella gestione dell’azienda.
Ne dà notizia il sindaco di Pace del Mela, Mario La Malfa, presente alla riunione di Palermo che ha concordato sulla necessità di istituire un tavolo regionale permanente e di richiedere formalmente l’apertura di un tavolo di crisi al Ministero delle Imprese. Ma ha anche detto che «esistono acquirenti interessati a trattare l’acquisto dello stabilimento, come strumento di completamento della filiera, segno concreto dell’importanza e del potenziale del sito di Giammoro». «Proprio così – ribadisce il primo cittadino – e nello specifico ho saputo che questo gruppo di operatori economici si sta facendo assistere da uno studio legale di Messina. Confermo che c’è l’interesse a subentrare e per questo invito Cargill ad affrontare la questione senza chiusure. Ho dato disponibilità a prendere parte agli incontri, perché l’impegno è e resterà quello di difendere con determinazione il futuro produttivo e occupazionale del nostro territorio. Non permetterò che venga disperso un patrimonio di professionalità, lavoro e dignità costruito in anni di sacrifici. Il nostro obiettivo resta chiaro: tutelare i 49 lavoratori, difendere il futuro produttivo del territorio e valorizzare un sito industriale che può ancora offrire tanto a Pace del Mela e alla Sicilia».
“La vertenza Cargill è complessa e delicata, ma le istituzioni non si fermano. L’Assessore regionale alle Attività Produttive, Edmondo Tamajo, ha convocato per il 5 novembre un tavolo tecnico presso l’Assessorato per avviare un confronto concreto tra azienda, lavoratori e parti sociali”, dichiara il deputato regionale di Forza Italia Alessandro De Leo.
Intanto l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro interviene sulla vicenda della Cargill, l’azienda della zona industriale di Giammoro che rischia la chiusura, lasciando senza occupazione circa cinquanta famiglie.
«Il dramma che vivono i lavoratori della Cargill – afferma don Sergio Siracusano, direttore dell’Ufficio diocesano – non può lasciare indifferente la Chiesa, da sempre attenta alla dignità della persona umana». L’azienda, considerata per anni un punto di riferimento produttivo per il territorio, continua a operare nonostante l’improvvisa decisione della governance americana di cessare l’attività. Una scelta giudicata incomprensibile e “non rispettosa delle persone”, perché priva di dialogo e di prospettive per i dipendenti.
La Diocesi richiama l’attenzione delle autorità locali affinché si evitino “speculazioni a danno delle famiglie e di chi lavora” e si restituisca ai dipendenti un orizzonte di serenità. Nel messaggio si sottolinea come, secondo la Dottrina sociale della Chiesa, “il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l’uomo, la persona, nella sua integrità”.
La Chiesa di Messina rinnova così la sua solidarietà e vicinanza non solo ai lavoratori della Cargill, ma a tutti coloro che vivono situazioni di crisi occupazionale nel territorio dell’Arcidiocesi.

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