I carabinieri del Ros, con il supporto del Comando provinciale di Messina, hanno eseguito un sequestro di beni per circa 400mila euro nei confronti di un uomo ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa Romeo-Santapaola, legata a Cosa nostra catanese.

Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Messina su richiesta della Procura distrettuale antimafia, nasce da accertamenti patrimoniali che hanno evidenziato una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto. Gli investigatori hanno ricostruito come i beni fossero stati acquisiti grazie al reimpiego di denaro proveniente da attività illecite e attraverso società create per il riciclaggio.
L’uomo era stato arrestato nel 2017 nell’ambito dell’operazione “Beta” e poi condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione per associazione mafiosa, con il ruolo di rafforzare il clan tramite affari e investimenti.
Il sequestro riguarda un appartamento e due terreni coltivati ad agrumeto, tutti situati a Messina.
Il tribunale di Messina ha quindi disposto il sequestro di beni immobili. Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo mafioso che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo sotto l’egida della Procura Distrettuale di Messina.
