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Messina. Al Palazzo dei Leoni due incontri per le strategie a tutela dei Laghi di Ganzirri; limitazioni alla navigazione: ieri con molluschicoltori

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Si è tenuto ieri presso al Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana, un primo incontro con i rappresentanti dei molluschicoltori, con i quali si è concretamente avviata la procedura che porterà al censimento delle imbarcazioni a motore autorizzate a navigare all’interno dei Laghi di Ganzirri, rientranti nella Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro.

Si era iniziato il  28 ottobre con un tavolo tecnico interistituzionale, convocato dal sindaco metropolitano Federico Basile, per regolare la navigazione nelle aree della Riserva di Capo Peloro, nonché la presenza di imbarcazioni a motore nel lago di Torre Faro, cuore della Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro.

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Alla riunione hanno partecipato, per la Città Metropolitana di Messina: il Direttore Generale Giuseppe Campagna, l’esperto del Sindaco Metropolitano Giuseppe Laface, il Capo di Gabinetto Lalla Parisi, il Dirigente della Direzione Ambiente Giovanni Lentini, la Direttrice della Riserva di Capo Peloro Maria Letizia Molino e il Responsabile dell’Ufficio Piani di Gestione Salvatore Galletta.

Per la Capitaneria di Porto di Messina erano presenti il Comandante C.V. Luciano Pischedda e il Luogotenente Carlo Pagliaro; per il Comune di Messina il funzionario del Dipartimento Servizi Ambientali Giulia Siracusano e responsabile tecnico Carmelo Gardi, mentre per la Polizia Ambientale il Coordinatore del Reparto Ambientale, Ispettore Giacomo Visalli, e il Commissario Giovanni Iacono.

Nel corso dell’incontro, è stata condivisa la necessità di avviare un censimento delle imbarcazioni in uso alle attività di mitilicoltura presenti nei laghi di Faro e Ganzirri, al fine di individuare quali imbarcazioni a motore siano legittimate alla navigazione interna, per le esigenze strettamente connesse alle attività produttive autorizzate.

Sono state affrontate, inoltre, le tematiche che afferiscono alla navigazione all’interno dei canali che collegano i due laghi al mare e l’esigenza di avviare un confronto tra le Autorità competenti al fine di giungere ad un provvedimento regolatorio della navigazione.

La regolamentazione in questione – fanno sapere dalla Città Metropolitana – terrà in debita considerazione comunque le esigenze delle storiche attività di allevamento di molluschi, nonché delle esigenze degli abitanti della zona e dei diportisti, ma in questo caso solo relativamente alla navigazione in alcune superfici.

Ieri con i molluschicoltori si è condivisa l’esigenza di garantire la maggior tutela possibile alle aree costituenti la riserva naturale, limitando allo stretto indispensabile l’utilizzo di motori a scoppio ed immaginando un percorso virtuoso per il prossimo futuro a “zero emissioni”, che veda la progressiva sostituzione dei motori endotermici con dei moderni motori elettrici, che, oltre ad eliminare qualsiasi potenziale rischio per l’ambiente lacustre, costituisca un valore aggiunto per le produzioni dei “preziosi molluschi messinesi”.

Nelle aree cosiddette di “pre-riserva”, l’obiettivo della Città Metropolitana sarà quello di consentire agli abitanti della zona ed ai diportisti di continuare ad esercitare le loro attività, ma all’interno di un quadro preciso di regole, che preservino le condizioni ambientali, affinché si possa garantire l’equilibrio naturale complessivo della Riserva di Capo Peloro, patrimonio importantissimo della Città di Messina.

Per il direttore generale della Città Metropolitana Giuseppe Campagna tali importanti obiettivi di ecosostenibilità potranno essere raggiunti solo  con la collaborazione tra le suddette istituzioni, ma anche degli Enti di Ricerca e Studio, invitati per i prossimi incontri e “che già attenzionano da tempo l’ecosistema dei nostri laghi”.

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