Una seduta del Consiglio Comunale di Messina, che ha registrato momenti di acredine tra maggioranza e opposizione, quella di questo pomeriggio, sciolta per mancanza del numero legale, prima del voto sulla deroga ai vincoli urbanistici per il progetto privato della costruzione a Minissale dello studentato denominato Policlinico.

Argomento di grande rilevanza, come si deduce dall’invito, nei giorni scorsi, del presidente Nello Pergolizzi ad un senso di responsabilità dei consiglieri, che si può dire caduto nel vuoto se si considera lo scioglimento anticipato dell’Assemblea per mancanza del quorum.
Ma andiamo per ordine: le osservazioni delle opposizioni sulla proposta, a firma del vicesindaco Salvatore Mondello, estendibili per analogia alle altre due – non discusse -, riguardanti le residenze studentesche dei palazzi “Centro” e “Archimede”, hanno riguardato essenzialmente la controversa qualificazione politica della stessa e la discendente “responsabilità” della maggioranza, che oggi ha visto diverse defaillance.

E il tema della responsabilità, alla quale si starebbe sottraendo la maggioranza, introdotto dal consigliere PD Felice Calabrò e continuato dal consigliere FDI Libero Gioveni, ha tenuto banco per tutte le tre ore di durata della seduta, prima della sospensione e il successivo scioglimento dopo un’ora, causando la reazione del consigliere Giuseppe Trischitta per il quale l’eventuale astensione del PD sarebbe invece equivalsa ad un “voto da codardi”.
Significativa della regnante confusione sul punto la dichiarazione del proponente Mondello, quando dice che, se non fosse stato un atto dovuto, non avrebbe presentato politicamente la proposta, per avere “ravvisato dal punto di vista tecnico e generale questioni non sviscerate adeguatamente”.
Sul fatto che invece sia un atto prettamente politico ribatte energicamente Calabrò, leggendo la parte della proposta relativa alle valutazioni sull’opportunità di realizzare gli studentati anche in deroga ai vincoli urbanistici.
Dopo i lavori, ed i botta e risposta piccati di Trischitta e Calabrò, sul campo sono rimaste tante incertezze, per le quali non sono bastati i riscontri ai numerosi interrogativi del giorno da parte della segreteria generale Carrubba e del dirigente Messina e le precedenti tre sedute di Commissione ed una di Consiglio.
Ma si raccolgono anche i cocci delle divisioni all’interno della maggioranza, che il gruppo PD – presente anche Alessandro Russo – bolla come “beghe interne”, prevalse sull’interesse generale di rispondere alla chiamata di “votare responsabilmente” su una questione tanto importante per il territorio.
Per i progetti della Zanklon S.r.l. con finanziamenti PNRR, criticati dall’Unione Degli Universitari e dagli Ordini degli architetti e degli ingegneri, si ricomincerà in Consiglio domani alle 14.



