La senatrice messinese di Italia Viva, Dafne Musolino punta il dito sui “criteri di nomina dei responsabili dell’ATM Messina”, dando “piena solidarietà ai lavoratori”.
Secondo la senatrice Musolino le notizie che si susseguono sulla stampa per quanto riguarda la situazione dell’ATM S.p.A. “delineano un quadro allarmante, che merita la massima attenzione”.
La nota inizia con la “solidarietà a tutti i lavoratori che, stando a quanto denunciato da un fronte sindacale ormai compatto, si trovano a operare in quello che viene descritto come un clima insopportabile, tossico e intimidatorio.”
Inoltre la senatrice continua a dichiarare che” Le accuse messe nero su bianco dai sindacati parlano di un sistema di gestione dispotico, di presunte attività antisindacali e di discriminazioni nella gestione del personale e persino delle retribuzioni”.
A questo punto la Musolino sentendosi di fronte ad una vicenda di “inaudita gravità”, chiede che sia fatta chiarezza dai vertici dell’azienda dei trasporti pubblici di Messina, sottolineando che “L’azienda ha il dovere di rispondere punto su punto alle circostanze riportate, spiegando pubblicamente le azioni che intende intraprendere riguardo al responsabile oggetto della richiesta di rimozione”.
Inoltre incalza ancora la dirigenza dell’ATM, ricordando che si tratta di un servizio pubblico e che “non è una proprietà privata, ma una società a capitale interamente pubblico”, quindi sottolineando che praticamente “sono i cittadini messinesi a pagare gli stipendi di tutti, dal primo all’ultimo dipendente, dirigenza compresa. Proprio per questo, i disdicevoli comportamenti discriminatori denunciati rappresentano un affronto non solo alla dignità dei lavoratori, ma a tutta la città”.
Alla fine Dafne Musolino conclude con una domanda alla dirigenza dell’azienda: “Alla luce di ciò sorge spontanea una domanda che rivolgiamo direttamente al management aziendale: vorremmo conoscere secondo quali parametri vengono assegnati incarichi così delicati come quelli legati alla gestione del personale. Vogliamo sapere se gli incaricati vengano selezionati per le loro comprovate competenze manageriali e se siano sottoposti a un corso di specifica formazione per la gestione delle risorse umane, o se invece, come il dubbio sorge spontaneo, nella scelta pesino altri fattori, come, per esempio, la mera provenienza geografica, o, forse, i pregressi rapporti personali”.
