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Messina. In diecimila al Corteo No Ponte

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A pochi giorni dalla presenza di Salvini a Messina per l’avvio dei lavori, ecco una manifestazione contro il Ponte sullo Stretto. Perchè, diciamolo, sono in molti a non volerlo, sopratutto gli abitanti delle due regioni interessate. La manifestazione “NO PONTE” si è svolta a Messina ieri 9 agosto alle ore 18:00, in pieno centro cittadino. Diecimila le presenze al corteo, gente di tutte le età.

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Prima dell’avvio del corteo è stato ricordato Santino Bonfiglio, ambientalista, storico sostenitore No PONTE, scomparso nell’aprile scorso.

Inizialmente l’elicottero della Polizia che sovrintendeva alla sicurezza pubblica volava troppo basso a piazza Cairoli, luogo di partenza. Il corteo ha percorso  le seguenti vie: Tommaso Cannizzaro, Centonze, Geraci, Cesare Battisti, Primo Settembre, per concludersi in piazza Duomo.

Erano presenti Renato Accorinti, ex Sindaco di Messina, Marcello Mento, Nina Santisi, Daniele Ialacqua, lo storico dell’arte Giampaolo Chillè, Donatella Spagnolo, Antonio Mazzeo, giornalista e saggista, ecopacifista e antimilitarista, che è stato recentemente a bordo della nave della Freedom Flotilla.

Marco Filiti, segretario PCI Sicilia ha salutato i presenti, poi ha dichiarato: “I politici vogliono speculare, ma il ponte non interessa né ai siciliani, ne ai calabresi, abbiamo bisogno della sanità, delle infrastrutture. Questa è un opera che dividerebbe dal vero progresso sociale, anzichè unire. A Salvini che è venuto a fare quella manifestazione io voglio dire che prima di costruire il ponte pensi al modo di restituire i 49 000 mila milioni che la Lega ha rubato dalle tasche degli italiani. Poi potrebbe pensare a garantire dei servizi veramente idonei non solo per noi, ma per tutta l’Italia. Questa è la Messina che vogliamo. Il sud  grida di vivere e sopratutto di vivere in pace”.

Anche il costituzionalista (Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Roma Tre. Editorialista Nazionale. Saggista e scrittore) Michele Ainis ha esposto il suo pensiero: “Il fatto che ci siano diverse migliaia di persone a manifestare una resistenza contro quest’opera la dice lunga su un’esigenza che non è stata raccolta, e che avrebbe dovuto esserlo: fare precedere questa decisione da un referendum, da una forma di consultazione e di dibattito pubblico.Questo non  è avvenuto! È una decisione calata dall’alto. E la popolazione di questo territorio fa sentire la propria voce. Ed è importante”.

Altra dichiarazione è quella di Rossella Bulsei, portavoce del comitato spontaneo “Ti tengo stretto” di Villa San Giovanni: «Noi siamo qui perchè Messina non ci ha mai lasciato soli, quindi noi ricambiamo con la stessa passione. Non ci ha meravigliato e ampiamente annunciata. È una firma che non ci turba ed è pesante per le responsabilità che comporta a chi chiaramente ha deciso di approvare questo progetto definitivo, che di definitivo non ha nulla. Sono presidente di questo comitato spontaneo e siamo in attesa della decisione della  Corte dei Conti e molto curiosi di capire come faranno a superare tutte le osservazioni, tutte le criticità e anche le diffide che sono state avanzate contro quest’opera”.

(Loredana Aimi)

ph. Antonina Barbaro

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