Messina è scesa in piazza per manifestare la propria vicinanza alle famiglie Campanella/Zaccaria e per ricordare Sara, una ragazza che da Misilmeri era giunta nella città dello Stretto per studiare, per laurearsi e farsi un futuro, e che invece ha trovato la morte in maniera così atroce.

Ieri nel piazzale del Rettorato erano in migliaia fra studenti, professori, gente comune, rappresentanti delle istituzioni, tutti al fianco di mamma Cetty Zaccaria, del papà e del fratello di Sara, affiancati dai Sindaci di Messina e di Misilmeri e dal Rettore dell’Università degli Studi di Messina. Hanno preso la parola alcuni studenti ed in particolare una collega dello stesso corso seguito da Sara si è così espressa: “Non si può descrivere cosa sei stata, il tuo sorriso, le tue parole giuste al momento giusto, tu sei ancora qui con noi, non ci sono parole per il vuoto che stiamo provando, il dolore è immenso, ingiusto, incomprensibile, non riusciamo ad accettare che qualcuno abbia spento quella luce. Ci mancherai sempre”.
Il Sindaco di Messina Federico Basile, che sin dal primo momento è stato presente e vicino alla famiglia di Sara, ha dichiarato: «Non ci sono parole per commentare quello che è successo a questa povera ragazza. Bisogna parlare e affrontare temi che sembrano scontati e invece non lo sono. Capire che il rispetto della persona deve essere più importante di tutto. Bisogna, come istituzioni, lavorare per sollecitare lo spirito di coesione sociale. Per ricordare Sara oggi, parlando con la mamma abbiamo deciso di creare qualcosa, nel luogo dov’è avvenuta la tragedia, che rifaccia nascere la speranza».
Ma è stato l’intervento di chiusura della mamma di Sara a far vibrare i cuori, a far emozionare e piangere tanti: “Voglio ringraziare tutti i presenti, grazie a nome di Sara, ora è con noi, ringrazio tutti i ragazzi e gli studenti che hanno dato voce a Sara, e la darete anche voi insieme a noi. Grazie a tutti”.
