Maxi Operazione contro il Traffico di Droga e Cellulari al Carcere di Gazzi: Sequestrati Dieci Telefonini e Avviati Accertamenti

È emerso un nuovo, inquietante scenario dal carcere di Gazzi, dove tra il 2023 e il 2025 si è svolto un traffico illecito di droga e telefonini, alimentato da due gruppi di detenuti: uno di messinesi e uno di catanesi. Questi gruppi operavano all’interno della struttura penitenziaria, consentendo contatti con l’esterno, e utilizzavano persino droni per l’introduzione dei contrabbandi durante la notte. A fare luce su questa vicenda è un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Messina, diretta da Antonio D’Amato, che ha portato il 31 gennaio 2025 ad una maxi perquisizione nel carcere.
L’operazione è stata eseguita da oltre un centinaio di uomini, tra cui i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Messina e i colleghi del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria di Roma. Un decreto urgente di perquisizione è stato siglato dalla procuratrice aggiunta Rosa Raffa, dai sostituti della Distrettuale antimafia Francesca Bonanzinga e Marco Accolla, e dalla collega Anita Siliotti.
Durante l’operazione sono stati sequestrati dieci telefonini, che ora dovranno essere sottoposti ad accertamenti tecnici per estrapolare il traffico telefonico e raccogliere ulteriori prove. I tre pm incaricati dell’indagine hanno inviato un avviso di accertamenti irripetibili ai 34 indagati coinvolti, tra cui 9 appartenenti alla Polizia penitenziaria e 25 detenuti (ancora in carcere o già scarcerati). Il 17 febbraio prossimo sarà fissata la data per l’affidamento dell’incarico ai consulenti, i periti Cosimo Caruso Licata, Ignazio Tulumello e Filippo Impellizzeri.
Le accuse, che vanno dall’agosto 2023 fino ad oggi, includono il traffico di stupefacenti, l’associazione a delinquere e l’articolo 391 ter c.p., che punisce l’accesso illecito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. In totale, l’inchiesta coinvolge 34 indagati, suddivisi in due decreti di perquisizione: uno riguardante 21 indagati e l’altro 13.
Nel primo decreto figurano tra gli altri: Angelo Arrigo, Giovanni Aspri, Carmelo Bianca (di Siracusa), Filippo Cannavò, Santo Chiara, Giovanni Cortese, Giovanni Costa, Eros Di Blasi, Orazio Giovanni Di Grazia (di Catania), e altri detenuti. Il secondo decreto include, oltre a diversi detenuti, anche appartenenti alla Polizia penitenziaria come Saverio Annetti, Domenico Campanella, Kevin Costa, Andrea Genovese e altri.
I telefonini sequestrati erano in uso, secondo le indagini, a diversi poliziotti penitenziari e detenuti, tra cui Saverio Annetti, William Rega, Sergio Saraò, Andrea Genovese, di Barcellona P.G.. Luca Vita, Giuseppe Grioli, Kevin Costa, Domenico Campanella di Milazzo e Domenico La Marca.
Le indagini proseguono per fare piena luce su un sistema illecito che ha permesso l’introduzione e la gestione di droga e cellulari all’interno del carcere, con l’intento di fermare il traffico e i collegamenti esterni che permettevano il prosieguo delle attività illegali.
