Un elettricista di 61 anni, Raimondo Mamone, è morto tragicamente ieri pomeriggio mentre stava lavorando. È accaduto a Messina, nella frazione di Larderia Inferiore. A perdere la vita è il titolare di una ditta individuale che stava facendo alcuni lavori di ammodernamento nella sede di un’azienda che si occupa di smaltimento di rifiuti. Secondo la ricostruzione della polizia, intervenuta subito sul posto per avviare le indagini, l’imprenditore è stato travolto da un muletto.


Il conducente non si sarebbe accorto della sua presenza tra le montagne di terra e lo avrebbe travolto. Vani i tentativi di soccorso, per l’imprenditore purtroppo non c’è stato nulla da fare. Dopo il primo intervento degli agenti delle volanti, nella sede dell’impresa, sono arrivati anche i poliziotti della squadra mobile che hanno ascoltato i lavoratori e recuperato i filmati delle telecamere di videosorveglianza. La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Mamone nel suo settore era un grande esperto di impiantistica tecnologica molto noto e apprezzato anche per aver contribuito nei grandi eventi in città, lascia una scia di dolore e rabbia. L’imprenditore allunga la strage silenziosa della lunga lista di “morti bianche” in forte crescita nei primi nove mesi del 2025 sul territorio nazionale. Il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, attraverso una nota, esprime cordoglio e dolore per la morte del 61enne operaio avvenuta nel pomeriggio di ieri nell’area industriale di Larderia. “Come organizzazione sindacale – afferma Alibrandi – quando si verificano eventi del genere riteniamo che sia una sconfitta per tutto il sistema del mondo del lavoro. La sicurezza, lo ribadiamo, deve essere la priorità di chi fa impresa, di chi lavora, di chi ha un ruolo nel controllo”.
(Giovanni Luca Perrone)



