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Messinese, gli stranieri mandano a casa 41 milioni di euro

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Se gli italiani non vogliono più svolgere diversi lavori, ci sono migliaia di stranieri arrivati sfidando la sorte con mezzi di fortuna pronti a sacrificarsi per supplire alla carenza di personale. E mentre gli italiani lamentano di non riuscire spesso ad arrivare alla fine del mese, di non avere abbastanza per mettere qualcosa da parte o, peggio, di non trovare un impiego, c’è chi non solo vive ma si permette, certo con enormi sacrifici, di aiutare anche le famiglie rimaste a migliaia di chilometri di distanza, nei loro paesi d’origine.

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Basta leggere i dati forniti dalla Banca d’Italia sulle rimesse dei lavoratori stranieri verso i paesi d’origine per comprendere l’entità del fenomeno. Dalla provincia di Messina – dove vivono poco più di 30mila cittadini extracomunitari – nel 2024 sono partiti verso l’estero attraverso i canali ufficiali del credito ben 41 milioni e 177mila euro. Oltre 100mila euro in più rispetto al 2023. Un quarto del totale, 10 milioni e 183mila euro, sono andati in India, mentre nello Sri Lanka sono arrivati 6 milioni 225mila euro, e altri circa 5,5 milioni sono finiti nelle Filippine. In Bangladesh sono stati spediti 4 milioni 151mila euro, mentre le rimesse verso il Marocco ammontano a oltre 2,7 milioni. Per quanto riguarda l’Europa, è la Romania a ricevere la maggior parte dei denari: poco più di 2,7 milioni.

Un fiume di soldi transitato esclusivamente – come precisa Bankitalia – tra persone fisiche, tramite un istituto di pagamento o altro intermediario autorizzato, senza passare su conti di pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario. In tre parole: niente conto corrente. Ma quanti sono 41 milioni di euro? Per farsi un’idea basta una semplice divisione per scoprire che si tratta di oltre 27.300 stipendi da 1.500 euro cadauno.

Allargando il raggio all’intera Sicilia, le rimesse complessive dei lavoratori stranieri verso i paesi d’origine nel 2024 si attestano a 291 milioni di euro, ben 4 milioni in più rispetto al 2023. La somma rappresenta il 3,5% delle rimesse totali partite dall’Italia (8.285 milioni di euro).

Nel dettaglio, da Palermo hanno preso il volo 78 milioni 228mila euro, da Catania 63,785 milioni (quasi 5 in più rispetto al 2023), da Messina 41,177 milioni. Ai piedi del podio si ferma Ragusa con 35,93 milioni, seguita a distanza da Trapani con 22,033 milioni, Agrigento (20,885 milioni), Siracusa (19,553) Caltanissetta (7,026) ed Enna (2,817 milioni).

Secondo l’ultimo rapporto regionale di Bankitalia, datato novembre 2024, in Sicilia il tasso di disoccupazione, in miglioramento, si attesta al 14,1%, quasi il doppio della media nazionale. Ma il lavoro – anche se non è quello della vita – ci sarebbe.

(Ettore Iacono)

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