“Il Ponte Mela riapre e questo è un bene per tutti. Ma non basta tagliare un nastro (che quantomeno avranno la dignità di non tagliare poiché non ci sarà inaugurazione) per dire che i problemi sono risolti”. A metterlo nero su bianco in una nota diffusa sui canali social e’ il Gruppo territoriale del M5S guidato da Michele Vacca.
“In questi mesi cittadini, pendolari, lavoratori e imprese hanno pagato un prezzo altissimo in termini di tempo, disagi e costi. E anche qualche tragedia.
La verità è che il nostro territorio continua a subire l’assenza di una programmazione seria sulle infrastrutture e sui trasporti. Sulla mobilità (sostenibile) tra comuni.
Il punto non è solo riaprire un ponte, è costruire una visione per la mobilità nell’area tirrenica: trasporti pubblici moderni, strade e collegamenti sicuri, infrastrutture pensate anche in chiave sostenibile. Milazzo e i comuni limitrofi sono interconnessi da attività collettive quali la scuola, l’università, il lavoro, i servizi sanitari, i servizi fiscali.
Serve ripensare la mobilità della fascia tirrenica e Milazzo dovrebbe assumere un ruolo propulsivo nella creazione di una tavolo permanente con i comuni limitrofi, la Regione Siciliana e la Città Metropolitana di Messina- continua la nota-. Troppo spesso assistiamo a rimpalli di competenza e scarico di responsabilità. Mentre la leale collaborazione tra enti è un principio costituzionale che dovrebbe essere sempre attuato.
Collaborazione e pianificazione territoriale. Quello che ai nostri territori è sempre mancato.
Milazzo e il comprensorio meritano un futuro in cui non ci si muove a colpi di emergenze, ma con pianificazione e responsabilità.
È questa la differenza tra amministrare e governare.
Altrimenti, domani ci ritroveremo a parlare di un “nuovo Ponte Mela” o di un “ponte di Calderà” che paralizza ancora una volta la vita della comunità. Oppure – conclude-, dell’ennesimo treno che non parte per un’inspiegabile interruzione sui binari o di un bus bloccato nel traffico autostradale che impedisce a centinaia di cittadini di svolgere normalmente le proprie attività quotidiane.
Ognuna di queste situazioni corrisponde ad un diritto leso. Di questo dovremmo essere consapevoli”.
Tuttavia, pur essendo stati ultimati nella mattinata di giovedì scorso la ricostruzione dell’impalcato e il consolidamento dei piloni che sorreggono le cinque campate del nuovo ponte sul torrente Mela dopo anni di chiusure e gravi disagi per residenti, pendolari e commercianti , si tratterà ancora di una riattivazione a cantiere aperto. L’impresa dovrà completare la posa delle barriere di protezione dei passaggi pedonali in entrambe le corsie a margine del viadotto e ciò per consentire l’accesso ai residenti e ai disabili con difficoltà motorie. Su questo ancora i pentastellati hanno pubblicato un video con i dettagli sulle criticità manifestati dall’attivista Domenico Donato. Ma come ha spiegato il direttore generale della Città metropolitana di Messina Pippo Campagna, che insieme al geologo Biagio Privitera ha ricevuto dalla direttrice dei lavori, l’ingegnere Giovanna Grinciari rup del Genio civile (ente che ha avuto le funzioni di Stazione appaltante) il Piano della viabilità e tutta la documentazione relativa alle prove di carico dell’impalcato e di carotaggio dei piloni e del collaudo finale, non è un caso che la segnaletica verticale e orizzontale limita la velocità di accesso al nuovo viadotto che collega la strada provinciale 75/b, la litoranea di ponente che collega i centri di Barcellona e
Milazzo.
Attualmente, il transito è riservato ai veicoli, con velocità massima di 20 km/h per tutelare la sicurezza degli operatori ancora impegnati anche nella sistemazione idraulica e ambientale dell’alveo del torrente che in questi anni ha subito sensibili modifiche da valutare dall’Autorità di bacino. Tutto questo per evitare che le copiose piogge causino danni idrogeologici, come avvenuto nell’alluvione del 2011.

(Giovanni Luca Perrone)
