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Milazzo. Il consigliere comunale Danilo Ficarra lascia “Fare Milazzo” e transita al gruppo misto

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Finisce ieri sera in Consiglio comunale, il rapporto politico del consigliere Danilo Ficarra con il gruppo di cui faceva parte “Fare Milazzo”, presentando una nota.

Danilo Ficarra è stato uno dei fondatori del movimento politico “Fare Milazzo” e ne faceva parte da circa nove anni di cui 4 anni e mezzo in consiglio comunale. Probabilmente era diventato un soggetto scomodo, per il crescente consenso elettorale che dimostra e per questo motivo la decisione di metterlo alla porta che ha provicato la decisione di lasciare il gruppo consiliare e il movimento politico. Gruppo consiliare che di riduce alla sola consigliera Santina Sgrò che però qualche settimana fa aveva ufficializzato il passaggio a Forza Italia esprimendo vicinanza alla deputata all’Assemblea regionale siciliana Bernadette Grasso, cosa che potrebbe provocare la scomparsa definitiva del gruppo consiliare “Fare Milazzo”.
La decisione di Ficarra è molto sofferta ed infatto esprime rammarico per la scelta obbligata: “Non avrei mai, minimamente, immaginato o solo pensato di dover porre fine alla mia permanenza nel gruppo “FARE MILAZZO”.
Ficarra spiega nella nota che ha cercato di avere “un confronto chiaro e trasparente con tutti gli aderenti al gruppo”, ma “questo mi è stato talvolta impedito, non so per quale motivo, dico BASTA!!!”.
“Con grande rammarico e delusione, ma dico basta perché la dignità personale, a mio avviso, viene prima di ogni altra cosa”, continua Ficarra.
Il passaggio al gruppo misto di Danilo Ficarra è stato anticipato prima al movimento Fare Milazzo e al sindaco Pippo Midili, al quale ufficialmente ha garantito l’appoggio in consiglio.
Ficarra, anche se da circa un anno si dà per vicino a Forza Italia e precisamente all’assessore regionale Edy Tamajo, da quanto sembra dalle sue parole è stato costretto perché messo alla porta dal suo gruppo storico per avere la sola colpa di avere molto consenso sul territorio, cosa che bloccava le aspirazioni di altri candidati.
“È una scelta condizionata da altri” spiega Ficarra, che in “una riunione con il gruppo direttivo di FARE Milazzo, mi è stata comunicata la loro decisione di non proseguire insieme nel percorso”, perché “la mia presenza risultava essere ingombrante, a loro dire, e per legittimi motivi di loro ambizioni future”.
Ovviamente Ficarra dopo aver subito questa decisione, ha dovuto far un passo indietro spiegando che “la dignità non sia barattabile, né negoziabile, in nessuna sede. Mi sono ritrovato ad essere convocato solo per ratificare decisioni già prese, spesso venendo a sapere a posteriori di riunioni o scelte dalle quali ero stato sistematicamente escluso. Ho dovuto accettare il fatto che, per alcuni, la mia presenza non era più utile. Anzi, forse era divenuta scomoda”.
“Ringrazio il gruppo – conclude Ficarra nella nota – per il tratto di strada condiviso, nella convinzione che il confronto – anche nelle divergenze – sia
elemento essenziale per la crescita democratica”.

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