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Milazzo. Il gruppo di minoranza replica all’amministrazione sul caso del Ragioniere Generale

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“Mistificazione e pinocchiate anche in atto pubblico” sono le parole di replica dei Consiglieri di minoranza, Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli e Alessio Andaloro, alle parole dell’Amministrazione Comunale per quanto riguarda il Ragioniere Gemerale dell’Ente.

Dura replica del Consigliere Comunale Lorenzo Italiano sulle dichiarazioni fatte dall’Amministrazione comunale di Milazzo per quanto riguarda la proroga di questi giorni fatta al Responsabile dell’ufficio finanziario dott.ssa Antonia Locantro nelle more che si completi l’iter concorsuale per Ragioniere Generale.
Lorenzo Italiano risponde anche a nome degli altri Consiglieri firmatari dell’esposto, Alessio Andaloro e Giuseppe Crisafulli.
Quindi, replicando alle dichiarazioni dell’amministrazione sulla risposta inviata dalle Autonomie Locali, sull’ esposto che era stato fatto “in quanto non ha maturato gli anni nella categoria D e quindi non ha i 5 anni sufficienti per essere nominata Dirigente. Abbiamo chiesto all’Assessorato – dichiara Lorenzo Italiano – chiarimenti sulla procedura adottata a nostro giudizio illegittima.
L’Assessorato si dichiara incompetente in quanto la legge non gli attribuisce poteri di verifica e di giudizio. Pertanto si è espressa inviando alla Procura della Corte dei Conti gli atti dove è aperta una procedura di accertamento di verifica sull’operato dell’amministrazione ancora in itinere. Quindi – continua Italiano – l’assessorato Regionale, come per prassi, archivia perché non ha poteri di agire. Come è costume del Sindaco dichiarare pinocchiate e denigrare chi osa guardare gli atti che produce.
Noi pubblichiamo – sottolina Italiano – gli atti della risposta dell’Assessorato affinché vengano resi pubblici. Da 18 mesi viene dato l’incarico di Ragioniere Generale a un dipendente che la norma non gli riconosce i titoli, aspettiamo dal mese di Dicembre 2024 che si concluda l’esame del concorso per ricoprire la Dirigenza della Ragioneria Generale.
Speriamo – sottolinea – che non sia una cronaca di una storia annunciata così come si legge dal bando e a nostro giudizio. Su questi atti saremo vigili al controllo così come la legge ci riconosce nell’esercizio della nostra attività.
Ormai sappiamo – conclude Italiano – che la Regione sugli esposti chiede agli uffici del comune spiegazioni. È come se si chiedesse al Killer se ha commesso l’omicidio”.

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