Dibattito particolarmente infuocato quello di ieri sera in Aula consiliare con l’approvazione del documento contro il massacro di Gaza e a sostegno della Palestina. Dopo il sit-in di un centinaio di manifestanti, in serata gli attivisti hanno cercato di far sentire la propria voce chiedendo di partecipare ai lavori in corso. Dopo un iniziale stop da parte delle forze dell’ordine, i manifestanti sono potuti entrare in Consiglio comunale ma dopo un acceso confronto tra il portavoce Gianmarco Codraro e il presidente Alessandro Oliva, gli animi si sono surriscaldati con l’intervento degli esponenti delle forze dell’ordine. Disposto l’allontanamento dei manifestanti, gli stessi tra le urla di contestazione hanno lasciato il Municipio ribadendo alle forze politiche di non essere stati presi in considerazione per un’istanza presentata a luglio scorso da parte del comitato per una seduta straordinaria sul tema. Alla fine l’intero Consiglio comunale ha approvato il documento nel quale “impegna il Sindaco e la Giunta ad aderire alla Rete degli Enti Locali per i diritti del popolo palestinese e a porre in essere gli obiettivi che la Rete si è data”. All’indomani dei momenti di tensione però è arrivata la presa di posizione del Pci Sicilia e del Pci Milazzo, sostenuto dalle associazioni Il Giglio, AltalenaliberA e Ama Camminare in Sintonia Milazzo. Le sigle , in una nota, hanno affermato : “I gruppi intestatari si dissociano dalle prese di posizione emerse nell’aula del Civico Consesso. I firmatari condividono il documento redatto e firmato dai Consiglieri Comunali, apprezzandone i punti essenziali contenuti, come il genocidio in atto, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la richiesta di un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari permanenti”.

Il sodalizio quindi prosegue: “Crediamo fermamente che la precedente richiesta fatta da ”Insieme per la Palestina” per un Consiglio Comunale aperto, sia stata superata da quanto esitato ieri in aula. Affrontare argomenti così delicati, confrontandosi con le Istituzioni, richiede innanzitutto la capacità di mantenere un atteggiamento educato, rispettoso e costruttivo, scevro da arroganza, prepotenza e prese di posizioni personali”.
La battaglia dei partiti e delle associazioni continuerà, ma in maniera diversa rispetto a quanto emerso in Aula: “Pertanto, nel condannare la veemenza esplosa durante il confronto, causa di esacerbazione generale, continueremo la nostra lotta a fianco del popolo palestinese dissociandoci totalmente dalle speculazioni politiche e non, scaturite nelle ultime ore”.
(Giovanni Luca Perrone)
