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Mondiali Kigali 2025 – Magdeleine Vallieres regala al Canada un titolo iridato storico

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Fisher-Black e Garcia completano il podio. Italia lontana con Longo Borghini quindicesima

Kigali – Colpo a sorpresa nella prova in linea donne elite dei Mondiali di ciclismo su strada 2025. A scrivere il proprio nome nell’albo d’oro è la canadese Magdeleine Vallieres, che ha piazzato l’attacco decisivo sullo strappo di Kimihurura nell’ultimo giro, andando a conquistare la maglia iridata davanti a Niamh Fisher-Black (Nuova Zelanda) e Mavi Garcia (Spagna). Una vittoria inaspettata ma costruita con grande coraggio e lucidità, capace di ribaltare i pronostici che vedevano favorite le corazzate Paesi Bassi, Francia e Italia, rimaste a mani vuote. La corsa, 163 km sul circuito impegnativo di Kigali, è partita in modo controllato, con la prima azione di rilievo promossa dall’austriaca Carina Schrempf nella seconda tornata. Il suo vantaggio ha raggiunto i tre minuti, costringendo Svizzera e Paesi Bassi a organizzare l’inseguimento. L’azione di Schrempf è stata annullata a metà gara, dopo una fase vivace in cui anche l’ungherese Blanka Kata Vas ha provato a rilanciare, seguita da Julia Van de Velde (Belgio) e da Shirin van Anrooij (Paesi Bassi). Proprio quest’ultima ha tenuto la testa della corsa per alcuni chilometri, venendo però riassorbita a circa 60 km dall’arrivo. Da quel momento, la corsa è esplosa. Si sono susseguiti diversi tentativi, con Mireia Benito (Spagna) e Noemi Ruegg (Svizzera) che hanno animato l’ottava tornata. Poi è stata la volta di un gruppetto molto interessante con dentro Barbara Malcotti (Italia), Mavi Garcia, Niamh Fisher-Black, Antonia Niedermaier (Germania), Riejanne Markus (Paesi Bassi), Evita Muzic (Francia) ed una brillante Vallieres, che ha colto l’occasione giusta per inserirsi nella fuga buona. Il drappello si è progressivamente selezionato, complice l’ascesa del Kigali Golf e il muro di Kimihurura. Con il gruppo delle big distratto dai tatticismi, davanti si è formata la mossa decisiva con Vallieres, Fisher-Black e Garcia, mentre Markus e Niedermaier hanno perso contatto. Nell’ultimo giro, con il margine ormai superiore al minuto sul gruppo delle favorite, la lotta per l’oro si è trasformata in un affare a tre. È stata Vallieres, 24 anni, ad avere più energie e coraggio, sullo strappo di Kimihurura ha sferrato l’attacco decisivo, staccando Garcia e Fisher-Black. La canadese ha mantenuto una ventina di secondi di vantaggio fino al traguardo, potendo così festeggiare il più grande successo della sua carriera. Dietro, Fisher-Black ha regolato Garcia per l’argento, mentre la svizzera Elise Chabbey ha chiuso quarta dopo un tardivo tentativo di rimonta. Il gruppo delle favorite, giunto a oltre un minuto, si è giocato soltanto i piazzamenti: Demi Vollering (Paesi Bassi) ha chiuso settima, lontana dalle attese della vigilia. Per l’Italia è stata una giornata complicata. Elisa Longo Borghini, capitana designata, ha provato più volte a muoversi dal gruppo, ma senza riuscire a fare la differenza. Alla fine ha chiuso quindicesima a 1’50” dalla vincitrice, mentre Barbara Malcotti, dopo essersi inserita nell’azione giusta, ha pagato lo sforzo chiudendo diciottesima. Un bilancio amaro per la nazionale azzurra, che come Francia e Paesi Bassi deve fare i conti con i rimpianti di una corsa gestita male.

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