Una delle “anime” del Nov’aria Festival, il cantautore Francesco Di Paola, ha presentato, nel tardo pomeriggio di giovedì 21 agosto, in una calda ed entusiasta Piazza Duomo, a Novara di Sicilia, il suo più recente lavoro dal significativo titolo “Nel fiore dei miei d’anni”, cinque canzoni più una sesta “Sincopatic dream”, soffermandosi a descrivere i singoli brani, oltre ad eseguirne alcuni, a partire dalla trascinante “Adios fantasia” sottolineata dal battere le mani a ritmo dei presenti, amici dell’artista, ma anche turisti che lo hanno scoperto in questa occasione.

E parliamo di “poesie in musica”, non a caso questo suo pezzo è stato finalista, lo scorso anno, al prestigioso Premio De André, mentre un altro ha partecipato alla finalissima del Premio Dalla.
Che di poesie di livello si tratta nel caso delle canzoni di Di Paola lo si è potuto appurare nel momento in cui Peppe Buemi, altra figura storica del Nov’aria nonché poeta apprezzato, ha recitato il testo che dà il titolo all’intero nuovo lavoro, quel “Nel fiore dei miei d’anni” che ha dato brividi ed emozioni ai presenti, eseguito poi dal cantautore e dedicato proprio al giornalista Fabio Postiglione, scomparso prematuramente ed amico del Nov’aria Festival.
Fra gli altri pezzi illustrati da Francesco Di Paola di rilievo “L’Uomo delle campane” dedicata al Duca Avarna, morto nel 1999 nel tentativo di salvare i suoi libri durante un incendio: viveva nella sua Gualtieri Sicaminò confinato in un’ala di quello che era stato il suo palazzo, da quando si era separato dalla moglie. Lui, per ripicca, ogni qualvolta faceva l’amore con una donna, lo comunicava alla ex moglie con il suono delle campane.
Altro brano eseguito live “Dimmi se ci stai oppure no”. Il cantautore ha lodato la musica, che non si disperde mai, come uno scritto o come un quadro, la musica rimane dentro e per sempre. Ed a settembre partirà un tour, open stage – “un cantautore non ha la pretesa di arrivare a tutti!” – che toccherà Roma, Milano, Genova, Catanzaro.
L’ultima parte dell’evento speciale ha visto le richieste di brani da parte del pubblico e l’ascolto tramite YouTube, con il pubblico a cantare “Trinacria Express” tratto dal precedente “Homo Eiectus”. C’è tempo per sottolineare come Di Paola nel suo lavoro dia importanza alla qualità nel rispetto dei tempi naturali nel realizzare le sue composizioni, al bando la velocità tipica dell’intelligenza artificiale, oggi così in voga.
Chiusura da par suo, chitarra e voce, come i veri cantautori, e lui lo è, eseguendo il pezzo “Cosa ho imparato oggi”. Complimenti a Francesco Di Paola con l’augurio che ottenga sempre maggiori gratificazioni, certamente è sulla buona strada.



