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Patti – Presunti abusi ai danni di una minore, misura cautelare per un 31enne

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Patti – Un uomo di 31 anni è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, dott. Andrea La Spada, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica. L’uomo è indagato per presunte condotte illecite ai danni di una ragazza di 14 anni, in un procedimento penale che è tuttora nella fase delle indagini preliminari.

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La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Patti, al termine di un’articolata attività investigativa condotta nelle settimane precedenti. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’indagato avrebbe stabilito un contatto con la minore sfruttando frequentazioni comuni. In un contesto ancora oggetto di accertamento, avrebbe indotto la ragazza a seguirlo in un immobile isolato a lui riconducibile. Qui, sempre secondo quanto riferito dalla persona offesa nell’ambito di un’audizione protetta, si sarebbero verificati comportamenti che la Procura ritiene penalmente rilevanti. Tra gli elementi oggetto di approfondimento investigativo vi sarebbero l’uso di sostanze stupefacenti e l’impossessamento del telefono cellulare della giovane, elementi che, se confermati, potrebbero costituire aggravanti rispetto alle ipotesi di reato formulate.

Le attività investigative si sono sviluppate attraverso l’ascolto della presunta vittima in modalità protetta, nel rispetto delle normative vigenti a tutela dei minori. Sono state inoltre raccolte dichiarazioni da altri testimoni, acquisite a sommarie informazioni, e avviate ulteriori verifiche tecniche. Sulla base del materiale raccolto, il Gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare ritenendo sussistenti elementi che giustificano l’adozione di una misura restrittiva, al fine di prevenire potenziali condotte analoghe e garantire la tutela della persona offesa.

Le indagini sono ancora in corso e tutti gli elementi raccolti dovranno essere oggetto di rigorosa verifica nelle sedi opportune. Le autorità competenti proseguiranno con ogni ulteriore accertamento, anche nell’interesse della persona sottoposta a indagine, affinché sia garantita la completezza e l’equilibrio del procedimento penale.

Il comunicato diramato dagli investigatori sottolinea che la diffusione della notizia ha anche lo scopo di favorire l’emersione di situazioni simili e stimolare un atteggiamento proattivo da parte della collettività. Si invita pertanto chiunque sia a conoscenza di fatti analoghi a rivolgersi con fiducia alle forze dell’ordine, nel rispetto della riservatezza e della tutela delle persone coinvolte. “Rendere visibili questi casi – si legge nella nota – può incoraggiare altre persone a parlare, soprattutto minori o soggetti fragili. È fondamentale il ruolo delle famiglie, delle scuole e della società civile nell’intercettare segnali di disagio e attivare la rete di protezione prevista dalla legge”.

Questo episodio, al di là della specifica vicenda giudiziaria ancora da accertare, ripropone il tema della vulnerabilità dei minori e della necessità di mantenere alta l’attenzione sulla prevenzione degli abusi. Le istituzioni scolastiche, i servizi sociali e le famiglie sono chiamati a rafforzare le azioni educative e di ascolto.

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