Alla fine, dopo i vari scontri all’interno del Partito Democratico, si conclude l’iter congressuale che elegge Anthony Barbagallo segretario regionale del partito.
Sabato mattina a Palermo si è concluso il IV congresso regionale, nel quale è stato eletto Anthony Barbagallo, segretario regionale del partito e Cleo Li Calzi, presidente dell’assemblea, prima donna a ricoprire questo ruolo nel Pd siciliano.

Soddisfazione del neo segretario regionale che afferma: “siamo ripartiti con entusiasmo, unità e un forte segnale di rinnovamento nel corso di una assemblea regionale affollata, rumorosa, partecipata e aperta a tanti giovani”.
Unico candidato al congresso, Anthony Barbagallo, come riporta l’Ansa, è pronto per il suo secondo mandato da segretario regionale, nonostante uno strappo forte con una grossa parte della dirigenza del partito siciliano. I dissidenti hanno disertato tutto il percorso congressuale e alla fine anche l’assemblea regionale che ha ufficialmente eletto Barbagallo.
Molte le assenze e anche di peso, dall’europarlamentare, Giuseppe Lupo ad altri 8 deputati del gruppo Pd all’Assemblea regionale siciliana che in totale è composto da 11 deputati. Gli assenti sono: il presidente dell’Antimafia siciliana Antonello Cracolici, il capogruppo Michele Catanzaro, Giovanni Burtone firmatario di uno dei ricorsi sul tavolo della commissione nazionale di garanzia del partito, Fabio Venezia, Mario Gambona, Ersilia Saverino, Tiziano Spada, Calogero Leanza.
Su questo punto, poco prima della proclamazione, Barbagallo tende la mano agli assenti e afferma: “Ci sono diversi assenti, c’è una parte del partito che ha deciso di non partecipare al congresso, noi la rispettiamo e continuiamo a tenere sia la porta aperta sia la mano tesa per la costruzione delle idee e della politica”.
Un altro assente di peso è stato Antonio Rubino, componente dell’assemblea nazionale.
Soltanto tre i deputati all’Ars presenti: Valentina Chinnici, vicesegratario regionale, Nello Dipasquale e Dario Safina.
Barbagallo spiega come deve essere rilanciato il partito e afferma: “Il partito è qui oggi. Tradizionalmente i congressi in Sicilia hanno avuto sempre momenti di tensione, però dopo la tensione il Pd deve ripartire. Oggi il partito è certificato, rinnovato, con tanta presenza di giovani e di nuovi mondi, al confine con Pd, che non hanno mai avito modo di iscriversi. C’è una nuova ripartenza che guarda alla società civile, al mondo dell’associazionismo e alle forze fresche che ci sono nell’isola”.
Invece per quanto riguarda il commissario ad acta per il congresso Nicola Stumpo “le assenze sono un vulnus che ci portiamo ancora dietro, spero che mettendo in campo la politica si possa ripartire”. Presenti all’assemblea dei Dem i rappresentanti delle forze di coalizione: il coordinatore regionale del M5s Nuccio Di Paola, il coordinatore regionale di Controcorrente Gandolfo Lo Verde, il segretario regionale di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto, la co-portavoce regionale di Europa Verde Antonella Ingianni e Angela Biondo della segreteria regionale della Cgil Sicilia.
Oltre a Barbagallo, l’assemblea ha eletto Alfredo Rizzo tesoriere, mentre Valentina Chinnici sarà la vicesegretaria regionale.
Eletta anche la nuova Commissione regionale di garanzia.
Alla fine Barbagallo porge i ringraziamenti a tutti per l’impegno messo in campo e conclude: “Il Pd Sicilia è – e resta – il partito di Pio La Torre e Piersanti Mattarella. Il nostro compito resta chiaro: lotta alla mafia, difesa della democrazia, giustizia sociale, pace e cura per il pianeta. Un partito che si rinnova davvero, per tornare a essere credibile”.
