L’ambiente sanitario è il luogo per eccellenza e per mission che dovrebbe proteggere e tutelare i deboli, invalidi e i disabili. A volte, però, non è così, come successo al “Fogliani” di Milazzo.

“Mi ha scritto direttamente una giovane ragazza per segnalarmi una situazione gravissima che ha vissuto ieri (giovedì scorso) presso l’Ospedale di Milazzo.
Una vicenda che non posso e non voglio ignorare.
Affetta da una malattia rara, con invalidità civile e Legge 104/92 riconosciuta all’84%, si è recata in ospedale per effettuare analisi del sangue essenziali per il suo stato di salute.
Le è stato negato il prelievo- scrive il parlamentare di Sud chiama Nord Matteo Sciotto- .
Il motivo?
Secondo le “nuove direttive del Direttore”, all’Ospedale di Milazzo si effettuano solo 20 prelievi ematici al giorno. Venti.
Per un intero presidio ospedaliero.
La ragazza è stata costretta a spostarsi all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove fortunatamente ha ricevuto l’assistenza negata a Milazzo”.
“Questo non è solo un disservizio.
È una discriminazione verso le categorie più fragili, verso chi ha diritto – per legge – alla priorità assistenziale- incalza il deputato regionale-.
È la negazione del diritto costituzionale alla salute.
Chiederò con urgenza chiarimenti formali alla Direzione dell’ASP per comprendere: Perché non vengono rispettate le priorità previste per legge e quali misure immediate verranno adottate per ripristinare un servizio essenziale”.
“I cittadini, soprattutto i più vulnerabili – conclude- hanno diritto a risposte, sopratutto perché sono mesi che va avanti questa “direttiva di 20 prelievi giornalieri” nonostante le proteste e i disagi provocati a tutti noi.
Pretenderò risposte”.
(Giovanni Luca Perrone)



