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ReArm Europe, il Parlamento Europeo approva, ma l’Italia è divisa

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Il piano della Commissione Europea per rafforzare la difesa dell’Unione trova il sostegno di larga parte dei deputati, ma l’Italia si divide tra favorevoli e contrari.

Il Parlamento Europeo approva con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti il testo su Libro Bianco per il futuro della difesa europea che serve a garantire la sicurezza degli stati dell’Unione. Nel testo si chiede che le risposte ai rischi esterni siano “simili a quelle in tempo di guerra” e “accoglie con favore il piano ReArm Europe proposto il 4 marzo dalla Presidente della Commissione” Ursula Von der Leyen che sarà presentato in Parlamento, probabilmente già la prossima settimana.

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Nello specifico, il paragrafo 68, che “accoglie il piano in cinque punti ReArm Europe proposto dalla presidente della Commissione europea”, ha ricevuto 480 voti a favore, 130 contrari e 67 astenuti. Bocciato invece l’emendamento dei Conservatori e riformisti, presentato da tre deputati di Fratelli d’Italia, che chiedeva il cambio del nome del piano in “Defend Europe”; l’emendamento ha ricevuto 97 voti a favore, 517 contrari e 56 astenuti.
Dai banchi del Parlamento europeo si afferma che ormai l’UE è il principale alleato dell’Ucraina, in seguito “all’apparente cambio di posizione degli Usa” sulla guerra di aggressione della Russia.
Inoltre, ricordiamo che in una risoluzione approvata mercoledì mattina con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astenuti, gli eurodeputati hanno criticato fermamente gli USA additandogli “di rappacificarsi con la Russia” e chiedondo di “aumentare in modo significativo il sostegno militare a Kiev”.
Il testo accoglie con favore la dichiarazione congiunta dell’Ucraina e degli Usa a Gedda, e la ripresa dell’assistenza militare e della condivisione di intelligence degli Usa con Kiev.
Per quanto riguarda i partiti italiani, votano a favore FdI, FI, Il Pd si è diviso praticamente a metà con 10 favorevoli e 11 astenuti. Voto contrario della Lega, dell’AVS e del Movimento 5 stelle.

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti commenta il voto al question time alla Camera di oggi pomeriggio: “Ma il riarmo non avvenga a scapito di sanità e servizi pubblici”. “Per il governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici”. Per questo motivo, continua Giorgetti, “l’Italia ha pertanto elaborato una proposta con l’obiettivo di colmare il divario di investimenti dell’Europa nel settore della difesa e della sicurezza e migliorare significativamente le sinergie tra risorse nazionali e a livello Ue, ma cercando per quanto possibile di minimizzare l’impatto sul debito pubblico”.

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