Il deputato all’Assemblea regionale siciliana di Controcorrente, Ismaele La Vardera, chiede a gran voce le dimissioni del presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno (FdI).
La Vardera, ex rappresentante di Sud chiama Nord, che da pochi mesi ha creato un suo movimento denominato “Controcorrente”, denuncia alcune azioni del presidente Galvagno chiedendo un “passo indietro”. In particolare, l’ex “iena” scrive sui suoi profili social di “biglietti per i concerti gratis per la sua famiglia, soldi pubblici dati ad amici e una portavoce sfrenata senza un minimo di rossore che prende in regalo un quadro di 30 mila euro”.

Rivolgendosi a Galvagno aggiunge che queste “sono solo una piccola parte degli elementi che hanno portato la procura di Palermo ad indagarla per corruzione insieme a gran parte della sua segreteria”.
Poi ricorda quando è stato definito un tik toker da Galvagno spiegando che non sta chiedendo le dimissioni per un “acredine personale”, ma in difesa delle Istituzioni e quindi del “Parlamento Siciliano”, che con questa situazione ha perso di credibilità.
La Vardera continua ad incalzare Galvagno sottolineando: “Non posso restare in silenzio, ho atteso prima di esprimermi al fine di capire, leggere gli atti e non limitarmi a ciò che diceva la stampa. Oggi le posso dire con estrema serenità che lei ha perso completamente la bussola del ruolo che ricopre, le intercettazioni fanno paura. Io non sono un magistrato e non spetta a me capire se ci sono reati, io qui le dico che sotto il profilo dell’etica della morale e del buon senso ha perso completamente di vista il senso del ruolo che ricopre”.
L’ex “iena” continua formulando delle domande a Galvagno:
1. Quando sua cugina Martina è venuta a dirle che la moglie di Dragotto voleva affidargli un incarico legale, lei anziché porsi il problema dell’opportunità politica di quell’incarico, le ha fatto serenamente gli auguri. Si perché la fondazione Dragotto era destinataria di soldi pubblici voluti fortemente da lei, non le è venuto il dubbio che poteva essere un incarico con grande conflitto di interessi?
2. Quando la sua portavoce chiedeva insistentemente biglietti per fare entrare ai concerti i suoi familiari non si le è venuto in mente che era inopportuno chiedere i biglietti proprio alla società che grazie al suo interessamento ha avuto soldi pubblici?
3. Come mai quando ha saputo che la sua portavoce ha avuto in regalo un quadro del valore di 30 mila euro, non ha deciso di rimuoverla e ad oggi è ancora al suo posto?
A questo punto La Vardera scrive che potrebbe continuare per ore a chiedere ma si rivolge a Galvagno esortandolo a dimettersi: “Ritengo che lei abbia perso la serenità adeguata al ruolo di presidente del Parlamento siciliano. Per questa ragione oggi pubblicamente sono il primo deputato dei 70 a chiederle di dimettersi, perché al di là dell’esito delle indagini le intercettazioni sono lapidarie, incontrovertibili, politicamente ed eticamente non può ricoprire quel ruolo. E so che questa presa pubblica – continua l’ex iena – mi farà nuovamente odiare da quel sistema che oggi invoca la presunzione d’innocenza, so che per l’ennesima volta mi scontrerò con un sistema che cercherà in tutti i modi di vendicarsi con chi come me non ha paura di mettersi contro quelle lobby tanto care alla sua portavoce. Ma anche stavolta andrò avanti… “, in conclusione alla nota, La Vardera chiede a tutti i partiti di opposizione, Pd, M5s e Avs di “di condividere questa mia posizione chiedendo le dimissioni di Galvagno”.
