Domenico santo del medioevo, ma designano del dialogo interreligioso dei nostri tempi ed esempio per le istituzioni civili, militari e religiose della comunità di Saponara Marittima, che lo ha eletto suo Patrono.
Sono state le parole all’omelia del parroco P. Nino Cavallaro, e richiamate in conclusione, nella Messa delle 10 di ieri in onore del Santo Patrono della piccola devota comunità.

Alla solenne Celebrazione, animata dalla corale parrocchiale diretta dal M* Giorgio Midiri e servita da numerosi ministranti, hanno partecipato tanti fedeli ed il sindaco Peppuccio Merlino.
Assieme al primo cittadino hanno anche reso onore a S. Domenico il presidente del consiglio comunale Maria Spidalieri, gli assessori Tullio Campanella, Rosalba Pino e Francesco Romano, ed il comandante della stazione dei carabinieri di Villafranca Tirrena Matteo Taddei, per tanti anni in servizio a Saponara.
L’amata guida spirituale quest’anno ha voluto invitare i fedeli a riflettere su una delle virtù del Santo, forse meno conosciuta, ma a suo parere tanto importante, riguardante la ricerca dell’unione attraverso il dialogo in quanto ritiene essenziale che “tutte le istituzioni di un paese, ognuna nel proprio ruolo, sull’esempio di S. Domenico, dovrebbero cercare l’unione per il bene della collettività, attingendo alla Sorgente del Bene, che è Dio”.
La festa, preceduta da una intensa settimana religiosa, con al centro la giornata dedicata all’Adorazione Eucaristica e in cui si è chiesta l’interconnessione del Santo per gli operatori pastorali, i defunti, i fidanzati, gli sposi, gli anziani e, nella messa di ieri, i bambini, si è conclusa con la tradizionale processione della sera, accompagnata dalle marce del Corpo Bandistico S. Cecilia di Villafranca Tirrena, coronata dalle luminarie, disposte lungo il tragitto, e illuminata dai fuochi d’artificio, esplosi in onore di S. Domenico in prossimità del lungomare di via Aretusa.
Al termine, nella piazza della chiesa, molto soddisfatto di ogni momento della settimana di festeggiamenti, P. Nino ha porto i ringraziamenti alle autorità e ai numerosi fedeli ed impartito la solenne benedizione, prima che al suono della banda la “vara” facesse, con l’ultima fatica dei portatori e il lungo applauso dei presenti, il suo rientro nel tempio.












