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Saponara. Revoca del vicesindaco: le motivazioni non convincono l’ex amministratore

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Non convincono l’ex amministratore, le motivazioni contenute nella Determina n. 23 di lunedì scorso, con la quale il primo cittadino Peppuccio Merlino ha messo fine al rapporto “irrimediabilmente compromesso” con il vicesindaco Tullio Campanella.

Campanella, nominato assessore solamente a gennaio scorso, si dice “amareggiato” della revoca, intervenuta a meno di otto mesi, in quanto avrebbe voluto avere il tempo fino alle prossime elezioni del 2027 per dare un concreto contributo e poter dimostrare le sue capacità amministrative da porre al giudizio degli elettori.

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Tuttavia, tiene ad evidenziare ciò di cui si è occupato in questi mesi, ricordando di aver messo le sue competenze professionali al servizio dell’ufficio tecnico dell’ente, l’impegno negli ultimi eventi alluvionali, il censimento delle persone anziane e con disabilità verso le quali indirizzare gli appositi servizi.

Oltre all’assegnazione dell’incarico per l’aggiornamento del piano di protezione civile comunale, l’aver partecipato sopralluoghi con il Dipartimento della Protezione Civile Regionale e Nazionale e collaborato alla compilazione delle schede di censimento danni e ricognizione dei fabbisogni necessari, nonché alla stesura della documentazione tecnica a supporto della richiesta di ristoro e finanziamento degli interventi proposti dal Comune nell’ambito dell’Ordinanza di protezione civile n. 1151 del 2 luglio 2025.

E aggiunge “Questa revoca mi restituisce una forza nuova: quella di essermi liberato dall’imbarazzo di appartenere a una compagine che, più che governare, pareva arrancare stancamente, senza progettualità né visione e che si rifugia in un repertorio di giustificazioni stantie: ‘ora vediamo’, ‘è ordinaria amministrazione’, ‘ho sbagliato ma cambierò’, ‘la burocrazia non lo consente’, ‘colpa della Regione, della Città Metropolitana’ “.

Mentre le motivazioni del provvedimento non lo convincono per niente, soprattutto per quanto riguarda il non aver fatto squadra, che a suo dire è stato invece il suo “non adeguarsi al pressappochismo”.

“Ho cercato piuttosto – scrive  nella nota -, di portare esperienza, coraggio, entusiasmo ed estro creativo per scuotere un paese in evidente agonia. Ma, evidentemente, il Sindaco non desiderava un Vice Sindaco con idee, iniziative e autonomia di pensiero: bramava piuttosto una figura docile, accomodante e pronta ad annuire. Caratteristiche che non mi appartengono”.

L’ex vicesindaco non ci sta neanche alle critiche mosse dal sindaco per le sue mancate partecipazioni alle riunioni di Giunta, in quanto “In mancanza di alcuna programmazione, era arduo, se non impossibile, conciliare convocazioni improvvisate con una vita familiare e professione. Senza contare che talvolta non partecipavo proprio perché, non avendo ricevuto in tempo la documentazione sulle proposte da deliberare, sarei stato ridotto a un ruolo di mera comparsa”.

E poi la questione dei due spettacoli della festa patronale di Saponara Marittima: forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Serate che il vicesindaco avrebbe organizzato da semplice cittadino, con un personale contributo finanziario e il sostegno di alcuni sponsor privati,  “in assenza – scrive – di una programmazione strutturata dell’estate saponarese”.

Cosa non gradita dal sindaco, nonostante – a detta di Campanella – alla fine di un evento il presentatore ha ringraziato il Sindaco e tutti coloro che l’avevano resa possibile, “unica pecca – commenta – non aver elencato tutti i nomi”, mentre in entrambe le occasioni “io – precisa – ho ringraziato il comune per il gratuito patrocinio, le persone presenti e gli sponsor”.

Dal punto di vista politico, fa sapere Campanella, la revoca disattende invece un accordo politico sottoscritto con Risolleviamo Saponara, che prevedeva la presenza di due assessori in Giunta, mentre oggi nessun componente del gruppo fa parte dell’Amministrazione, compromettendo, di fatto, l’equilibrio politico uscito dalle urne e alterando la volontà popolare espressa alle ultime elezioni”.

E conclude: “Ringrazio i dipendenti comunali, gli amici che mi hanno sostenuto e il gruppo Risolleviamo Saponara, che non mi ha mai lasciato solo. Se la politica locale ha preferito il conformismo al coraggio, pazienza: continuerò a servire il paese con impegno, competenza e integrità. Perché la passione vera per Saponara non si nomina, non si revoca e non si compra”.

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