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Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025

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La Sicilia è la prima regione italiana a ricevere questo prestigioso riconoscimento. La Sicilia non è solo meta privilegiata per soggiorni balneari e scoperte culturali, ma è anche un centro di eccellenza culinaria e vinicola.

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Nell’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano la Sicilia è tra le prime cinque regioni più visitate come destinazione legata al buon cibo e al buon vino. Il titolo di European Region of Gastronomy è un riconoscimento assegnato ogni anno dall’Istituto internazionale di gastronomia, cultura, arti e turismo (IGCAT) a una o più città o regioni in Europa che si distinguono in attività volte a sensibilizzare sull’unicità culturale e alimentare, a stimolare la creatività e l’innovazione gastronomica, nonché a promuovere un’alimentazione più sana e a migliorare gli standard del turismo sostenibile.

Il 2024 ha incoronato l’area di Saimaa, conosciuta anche come Lake District, in Finlandia. Quest’anno, il premio è toccato alla Sicilia, celebrando la sua ricca biodiversità culinaria, le sue eccellenze enogastronomiche e la sua eredità culturale. Secondo la Presidente dell’IGCAT, Diane Dodd, la nostra regione è riuscita a primeggiare sulle altre candidature grazie al pluralismo delle culture, alla bellezza della natura e alla qualità dei suoi prodotti. La giuria è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, con grande attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e il benessere dei cittadini locali; in particolare, ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche che altre regioni potrebbero importare.

Questo titolo non solo valorizza le tradizioni locali come la caponata o l’arancino, ma anche la sua storia di crogiolo di culture, che si riflette in una cucina unica e variegata e promuove il turismo enogastronomici. E, infatti, la cucina siciliana è un mosaico di influenze che riflettono la storia dell’isola, con elementi mediterranei, arabi, normanni e spagnoli. Una regione famosa per le sue eccellenze gastronomiche, dai prodotti ittici agli agrumi, passando per olive, olio e vino, fino ad arrivare a prodotti come pane, pasta fresca e così via. La giuria, dopo avere valutato il fascicolo relativo alla Sicilia, ha visitato la regione per valutarne l’adeguatezza ad ospitare le manifestazioni legate al riconoscimento internazionale.

Un tour scandito da incontri con più di 70 importanti stakeholders e organizzazioni di tutte le province per fare in modo che si colga a pieno una grande occasione di crescita per la Sicilia e per attrarre un numero ancora più elevato di turisti innamorati del patrimonio enogastronomici made in Sicily. La nomination della Sicilia, nata durante lo scorso Vinitaly, sotto la spinta del dipartimento dell’agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, è stata gestita e promossa dal Consorzio Dos Sicilia, in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini della Doc Sicilia (Denominazione di origine controllata), il Consorzio del cioccolato di Modica e e una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio. Occorre tutelare la varietà  dei come patrimonio culturale universale, valorizzandola in quanto custodi della memoria del patrimonio enogastronomico dell’Isola.

(Giovanna Riccardo)

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