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Steven Wilson, TH5 OV5RV95W… The Overview, una visione d’insieme proiettata verso l’infinito e oltre

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Recensioni al primo ascolto, se serve pure al secondo e al terzo.

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Steven Wilson, TH5 OV5RV95W… The Overview, una visione d’insieme proiettata verso l’infinito e oltre.Recensioni al primo ascolto, se serve pure al secondo e al terzo. Di TadDJChi è Steven Wilson? Dal punto di vista della società è un essere umano come tutti gli altri, due braccia, due gambe, un cuore. Sul cervello sono in dubbio perché potrebbe averne più di uno!Dal punto di vista musicale rappresenta il genio e la regolatezza. Classe 1967, fondatore dei Porcupine Tree porta avanti diversi progetti paralleli sia come musicista che come produttore, parliamo di 45 album spalmati su 7 formazioni e solo come musicista, poi ci sono i suoi lavori da solista e la sua attività di ingegneretecnicoaudiofononicodelsuono che lo vede impegnato nell’attività di restauro e remix di album di gruppetti emergenti come Black Sabbath, King Crimson, Yes, Jethro Tull, Xtc, Ultravox, Tears for Fears, Suede e, dulcis in fundo Pink Floyd!Non è uno scappato di casa.Il disco nasce come un concept pensato per descrivere l’effetto “Overview”, quella sensazione di stupore, vertigine e consapevolezza dell’infinito che provano gli astronauti quando si ritrovano a guardare la terra dallo spazio. Il progetto è stato presentato in anteprima in alcuni cinema dove il suono è stato accompagnato dalla proiezione di appositi filmati.Come tutti i prodotti dell’era moderna, potete ascoltarlo sulle varie piattaforme oppure acquistare l’mp3 o il formato fisico. La versione fisica, esce in vinile o in formato CD singolo per i poveracci, poi, come ormai usuale, c’è quella deluxe per i più abbienti con un CD in più che contiene 5 tracce aggiuntive, la versione Blu Ray, il CD firmato. Se si va a scavare si troveranno sicuramente le copertine alternative, quella con le carte dei Pokemon, la versione reliquia con la falange del mignolo destro dell’artista o l’ampolla con il DNA. In questo caso ho ascoltato la versione Deluxe con due CD.CD1“Object outlive us” è la prima delle due suite che compongono il disco. L’opera è divisa in 7 movimenti che arrivano a coprire ben 23 minuti. Si tratta di una sinfonia rock che spazia tra la world music il prog e il pop. Suono cristallino e arrangiamento adamantino. Il pezzo paga il suo tributo agli idoli musicali del compositore, ma è anche intriso del suo linguaggio personale. Tempi dispari, strofe ossessive, effetto Uroboro, circoli esoterici armonici o se preferite “scala di Penrose”, in un continuo evolversi tra sublimazioni e condensazioni.“The overview”, seconda suite del disco, 18 minuti per 6 movimenti. E si va giù duro di sintetizzatori tipo il VCS3, drums machines e voci declamanti. Tappeti sonori sulle quali si deve camminare a mente scalza, ma è solo una lunga introduzione prima della ripetizione della formula del brano precedente, ma con più romanticismo e modernità. Elegia sulla contemplazione dell’infinito.CD2Sul secondo CD c’è poco da dire, in esclusiva per i più abbienti abbiamo una versione orchestrale di “Object outlive us” e versioni ridotte, estese o alternative di altri movimenti delle due suite. Che poi se le vai a cercare sull’internetto le trovi pure. Alla fine la versione deluxe ha un suo valore solo nella sua esistenza fisica come feticcio e trofeo.In sostanza è un bel disco, ma non è il disco della vita, quello che ti porti sull’isola deserta o che ascolti un migliaio di volte registrando mentalmente ogni suono e sfumatura.No, non lo è, almeno per me.

(TadDJ)

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