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TELO MARE provocò incendio boschivo a Vulcano: DUE BARCELLONESI ASSOLTE 

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Nel tribunale di Barcellona nel processo celebrato con rito abbreviato, assolte perché non si è concretizzato nessun elemento di prova, le due donne barcellonesi imputate. Si tratta di Maria Viviana Giunta, 26 anni, e Antonina Ragusa, 36 anni, accusate di aver provocato l’incendio boschivo che, il 27 luglio 2023, distrusse oltre venti ettari di macchia mediterranea nelle contrade Gelso e Piano dell’isola di Vulcano nelle Eolie.

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Le due amiche erano state rinviate a giudizio per il reato di incendio boschivo colposo in concorso (art. 423 bis comma 2 e art. 110 del codice penale). Secondo l’impianto accusatorio della pm Dora Esposito sulla base delle indagini svolte dai carabinieri della locale stazione , le due barcellonesi in vacanza sull’isola  avrebbero abbandonato un ciclomotore Kymco 50 e un telo mare ancora in stato di combustione, senza allertare i soccorsi presumibilmente al fine di evitare responsabilità dell’accaduto. , in prossimità di un’area ricoperta da fitta vegetazione, provocando il vasto rogo che si propagò rapidamente sino a interessare un’ampia porzione di territorio. Le fiamme, secondo quanto documentato dai militari dell’Arma, impegnò a lungo il Corpo Forestale, la Protezione civile e i Vigili del fuoco con l’intervento di un elicottero e di due Canadair. Le operazioni di spegnimento si conclusero solo in serata, dopo che le fiamme avevano divorato ettari di vegetazione e macchia mediterranea.

Il procedimento penale avviato a seguito dei rilievi dei locali carabinieri e dei colleghi della compagnia di Barcellona, coordinati dalla sostituta procuratrice Dora Esposito, che avevano iscritto le due vacanziere nel registro degli indagati.

Nell’udienza preliminare, tuttavia, la pubblica accusa -rappresentata in questa fase dal pm Luca Gorgone – aveva chiesto la condanna a 8 mesi per entrambe le donne. La difesa, rappresentata dagli avvocati Franco Bertolone, Annalisa Crisafulli e Gaetano Pino, invece, ha sostenuto l’insussistenza degli elementi probatori e l’assoluta mancanza di riscontri oggettivi in grado di collegare le due barcellonesi al rogo.

Il gup Giuseppe Sidoti, valutate le tesi difensive, ha pronunciato sentenza d’assoluzione per le due imputate , riconoscendo l’insufficienza degli elementi di prova e l’impossibilità di stabilire un nesso causale tra la loro condotte e il punto d’origine del rogo ne’ la natura dolosa o colposa del fatto. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

(Giovanni Luca Perrone)

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