L’immagine di Totò Schillaci con la maglia azzura che esulta dopo un gol è quella del campione di Italia ’90 che gli italiani ricordano sempre. Quei momenti indimenticabili delle “notti magiche” sono diventate un murale “Yume: Un sogno per Palermo”, realizzato dal muralista milazzese Andrea Sposari, classe 1992, per conto della Fondazione Made in Sicily Museum, che ha voluto dedicare al bomber palermitano, ad un anno dalla sua scomparsa, questa opera, la cui inaugurazione è prevista domani mattina, giovedì 18 settembre .

Il murale è stato realizzato dallo street artist originario di Pace del Mela e milazzese d’adozione, nel quartiere Passo di Rigano, al civico 9 di via Cartagine, ed è il frutto di un lavoro corale che ha visto coinvolti i familiari del campione, il comune, l’assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, la quinta circoscrizione, l’Ance Palermo e 19 aziende, tante quante il suo indimenticabile numero.
La storia del bomber di Italia 90 è un simbolo che va oltre lo sport, rappresenta, infatti, il riscatto di chi parte indietro e può arrivare in cima al mondo, con la giusta dose di volontà. Le sue gesta sono state motivo di orgoglio per milioni di siciliani nel mondo ed è il simbolo per Palermo e per le tantissime comunità di siciliani nel mondo che guardano il capoluogo siciliano come capitale dei figli della diaspora siciliana. Nell’opera è stata inserita la scritta “Yume” che, in giapponese, significa sogno. La capacità di sognare unisce tutti i siciliani nel mondo e collega il murale all’esperienza giapponese di Totò. “La nostra idea è che ogni palermitano e siciliano quando in difficoltà possa pensare a quest’opera sentendo le parole che lui direbbe: puoi farcela”, dicono Giovanni Callea e Davide Morici, ideatori del progetto”.
“L’opera rappresenta un Albero delle Radici, il cui tronco è la figura di Totò, le radici lo abbracciano e lo legano alla terra – spiega il noto writer milazzese Andrea Sposari – mentre la chioma è il simbolo del “Made in Sicily” e rappresenta la capacità fattuale del popolo siciliano”. “Totò è figlio di Palermo, ma amato in tutta la Sicilia e in tutta Italia ed è, a tutti gli effetti, cittadino adottivo di Messina, città nella quale ha lasciato un segno indelebile e alla quale era legatissimo – sostiene il figlio Mattia Schillaci. – Siamo felici per ogni opera che valorizzi l’immagine di papà”.
Accanto al murale, però, restano da anni beni confiscati alla mafia, ancora inutilizzati. Proprio per quegli spazi esiste già un’idea progettuale di rigenerazione : trasformarli in luoghi di aggregazione per i giovani del quartiere, simboli di legalità e speranza.
«Mi auguro che l’Amministrazione comunale riveda la sua posizione – afferma Andrea Aiello presidente della Quinta Circoscrizione– perché legalità e riscatto hanno bisogno di presenza, cura e spazi concreti. Rigenerare quei luoghi significherebbe dare vita a una Palermo migliore».
Il progetto rappresenta un esempio concreto di come memoria, arte e rigenerazione urbana possano coniugarsi per costruire comunità e favorire il riscatto sociale delle nuove generazioni.
(Giovanni Luca Perrone)
