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Tour de France 2025 – Analisi 1a tappa – Lille Metropole-Lille Matropole (km 184,9)

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Lille – La tappa inaugurale del Tour de France 2025 celebra il terzo Grand Départ nella storia della corsa dalla città di Lille, dopo quelli del 1960 e del 1994. Un esordio pensato per i velocisti, che potrebbe subito lasciare il segno nella classifica generale con l’assegnazione della prima maglia gialla. Sotto i riflettori, il sogno tricolore di Jonathan Milan, pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua crescita dopo i fasti al Giro d’Italia.

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Il disegno della prima tappa è semplice sulla carta, ma non privo di insidie. La partenza e l’arrivo sono fissati a Lille Métropole, con un tracciato che si snoda nel cuore delle Fiandre francesi. Tre i GPM previsti, ma più simbolici che selettivi. Si tratta infatti di tre côtes brevi, valide solo per l’assegnazione dei primi punti della maglia a pois. L’ultima asperità, il Mont Noir, termina a ben 45 chilometri dal traguardo. Da lì in poi sarà una lunga progressione in discesa e pianura verso la Cittadella di Lille, con un finale perfettamente adatto alle ruote veloci del gruppo. L’ultimo chilometro è un rettilineo piatto e larghissimo, un invito a nozze per i treni dei velocisti. Unico elemento potenzialmente destabilizzante: il vento laterale, soprattutto se dovesse alzarsi nelle fasi conclusive. In sintesi 100% sprint, con l’unica variabile offerta dalle condizioni meteo e dalla posizione in gruppo negli ultimi 5 km.

È già tempo di scintille tra i giganti della volata. Il primo scontro tra le stelle dello sprint accende immediatamente la corsa con Tim Merlier, finora impeccabile in stagione, vincitore seriale con una gamba solida e un treno ben rodato. È l’uomo da battere in questa fase della carriera e ha dimostrato di avere una lucidità tattica invidiabile negli ultimi 200 metri. A contrastare Tim Merlier ci sarà il nostro Jonathan Milan che sogna la maglia gialla al debutto. Dopo quattro vittorie al Giro d’Italia e due maglie ciclamino, arriva alla Grande Boucle con entusiasmo e con l’intento di stupire. Ha la potenza per emergere in volate lunghe e lineari come quella di Lille, ma dovrà gestire l’emozione della prima partecipazione. Terzo incomodo Jasper Philipsen, il più imprevedibile del terzetto, ma anche il più vincente al Tour negli ultimi anni. Con nove tappe già conquistate, punta al decimo sigillo. Il belga della Alpecin-Deceuninck è un cecchino, capace di colpire anche in giornate meno limpide. Oltre ai tre favoriti principali, il ventaglio di outsider è ampio e pericoloso. In particolare con Soren Waerenskjold, Biniam Girmay, Jordi Meeus, Bryan Coquard, Pascal Ackermann, Phil Bauhaus Tra gli italiani, oltre a Milan, occhi puntati su Alberto Dainese, che cerca riscatto dopo una stagione altalenante, ma ha il talento per lasciare il segno se trova il giusto posizionamento.

In una tappa come questa, la strategia è tutto. Alcune squadre punteranno tutto sul proprio velocista di riferimento, altre cercheranno di sorprendere con mosse alternative. La Alpecin-Deceuninck ha un treno affiatato per Philipsen, capace di controllare gli ultimi 5 chilometri con grande autorità, mentre la Soudal Quick-Step proverà a portare Merlier nel posto giusto, forte dell’esperienza di Morkov e Lampaert. Molto organizzata anche la Lidl-Trek, che ha costruito attorno a Milan una struttura solida: Moschetti, Consonni e Kirsch sono chiamati a creare il corridoio ideale per il friulano. Occhio alla Visma-Lease a Bike che non ha uno sprinter puro e potrebbe giocarsi la carta Wout van Aert, magari con un attacco anticipato o una volata “sporca” da fondo gruppo.

Il tracciato non presenta grandi difficoltà altimetriche, ma nasconde comunque alcune insidie. Il Mont Noir, seppur distante dall’arrivo, potrebbe offrire spazio a una fuga o a un forcing di qualche squadra ambiziosa. Tuttavia, è probabile che il gruppo lavori per rintuzzare ogni tentativo e riportare la corsa sotto controllo nel finale. L’elemento chiave sarà il posizionamento negli ultimi tre chilometri. Le curve, le rotonde e soprattutto il vento laterale possono creare frazioni, e chi non sarà ben piazzato rischia di perdere ogni chance di sprintare.

Jonathan Milan non è più solo una promessa, è una realtà del ciclismo mondiale. La sua potenza, il fisico imponente e la capacità di tenere la posizione lo rendono uno dei velocisti più temuti del gruppo. Alla sua prima partecipazione al Tour, ha la concreta possibilità di vestirsi di giallo. Ma per farlo dovrà battere, come precedentemente scritto, specialisti affermati e treni collaudati. Sarà una prova di maturità, più ancora che di pura velocità. Il Tour de France 2025 si apre nel segno della velocità, con una tappa che promette emozioni e grande bagarre fino all’ultimo metro. Il rettilineo finale di Lille è il primo teatro di una lunga guerra per le maglie e le vittorie parziali. Il Tour è appena cominciato, e già brucia di passione.

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