L’illustre cittadino onorario e grande amico politico del sindaco Ciccio Rizzo, il ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ieri, ai festeggiamenti del Comune di Venetico, per l’Ottanciquesimo anniversario dell’autonomia.
Manifestazione di grande stima all’ottuagenario primo cittadino – quasi l’età dell’autonomia è stata la sua battuta -, da venticinque anni alla guida del piccolo paese messinese, da parte di Musumeci, numerosi sindaci del comprensorio e tanti cittadini, nella magnifica sala convegni del Palazzo municipale, recuperata, proprio da Rizzo, insieme al resto del plesso, dopo la bonifica dei 28 mila metri quadrati appartenuti ad una vecchia fabbrica di laterizi.

Una sala elegante, curata meticolosamente per l’occasione in tutti i dettagli, con al centro un lungo tavolo a ferro di cavallo, al quale, dopo il sentito benvenuto del sindaco ospite al presidente Musumeci, hanno preso posto l’assessore regionale Elvira Amata ed i deputati regionali Calogero Leanza e Matteo Sciotto, questo in veste di primo cittadino di S. Lucia del Mela.
Insieme a loro i sindaci: di Villafranca Tirrena Giuseppe Cavallaro, Torregrotta Antonino Caselli, Gualtieri Sicaminó Gino Sciotto, San Pier Niceto Domenico Nastasi, Monforte Antonio Pinizzotto, Valdina Pierluigi Di Stefano e Saponara Giuseppe Merlino (per Pace del Mela l’assessore Mario Schepis).
Un momento di profonda riflessione intorno all’avvenimento della festa – l’autonomia ottenuta nel 1940 dal Comune di Spadafora -, da parte di un politico di altri tempi, quello di Musumeci, quando ha preso la parola per congratularsi vivamente con il sindaco “Ciccio”, che “una volta si sarebbe detto, dopo 25 anni, podestà perché è un sindaco senza scadenze“ – ha scherzato.
Invece – ha detto poi – è il sindaco scelto dalla democrazia per la passione e la tenacia, caratteristiche di buona politica che ha saputo coniugare con la razionalità, in modo da trovare la sintesi di ogni cosa, divenendo “modello – quindi – di amministrazione sana e soprattutto pragmatica”.
Come razionale e pragmatica dovrebbe essere la scelta di superare gli individualismi per andare verso la formazione di consorzi di comuni, al fine di migliorare i servizi e ridurre i relativi costi.
E’ stato il suggerimento che ha voluto rivolgere ai sindaci presenti, prima di concludere con un applaudito pensiero scolastico “la politica non è la scorciatoia per risolvere i problemi della vita; la politica è sacerdozio, sacerdozio laico che deve ritrovare l’orgoglio della sua missione”.
Al termine il brindisi di Musumeci con i cittadini e il soddisfattissimo sindaco Rizzo che, archiviati i progetti realizzati, primo tra tutti il lungomare di cui ne va orgoglioso, già pensa ai futuri e, tra questi, in cima a tutti, la impegnativa vicina ristrutturazione del Castello medievale, da utilizzare anche per gli spettacoli, e quello più lontano, ma non per questo – conoscendolo – rinunciabile, di un porticciolo turistico.
Tra il pubblico l’ex Commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico in Sicilia, Maurizio Croce, e il parroco di Venetico, Antonino Merlino.
All’altezza della speciale circostanza, anche questo ricercato, il rinfresco curato da Giovanni e Vincenzo La Monica di Venetico, con gustosissime granite e prelibati dolci.
