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Venetico. Indicazioni pratiche su come prevenire le dipendenze e venirne fuori al convegno organizzato dalla LUTE

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Dando speranza a quanti drammaticamente vivono tali esperienze, nel convegno organizzato sul tema dalla LUTE tenutosi venerdì sera all’oratorio Carlo Acutis di Venetico, eccellenti relatori, profondi conoscitori sul campo della questione, hanno concordato che, con un’efficiente rete tra le istituzioni preposte, le dipendenze si possono prevenire e dalle stesse venirne fuori.

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Che non si sarebbe trattato di salottiere disquisizioni accademiche, ma del vissuto è emerso già dai saluti, dopo quelli della coordinatrice LUTE, Nella Trimarchi, di P. Santino Cannistrà Cannistrà, titolare della parrocchia ospite Santa Maria del Carmelo, quando ha indicato come luogo in cui ognuno dovrebbe “farsi strumento per comprendere le fragilità” proprio la strada “dove si incontra la ricchezza dell’uomo, ma si sperimenta anche la sua miseria”.

Come confermato, nel suo intervento, da un altro operatore, che delle criticità sociali rilevate dalla strada, soprattutto le dipendenze, e l’usura come diretta conseguenza, ha fatto la sua missione sacerdotale, il direttore della Caritas Diocesana, P. Nino Basile, titolare della parrocchia San Paolo Apostolo di Messina, per un periodo, anche assieme al suo confratello Cannistrà.

La più subdola delle dipendenze, ha detto, è il gioco d’azzardo, anche se la parola “gioco”, ha specificato, è dissonante, anzi un ossimoro, dal momento che chi ne diventa dipendente sperimenta una vita difficile che coinvolge anche i propri cari.

Ma se ne può venire fuori; e per raggiungere l’obiettivo, secondo il direttore della Caritas presiedente anche di una fondazione antiusura, è innanzitutto necessario l’intervento dei familiari nell’aiutare la vittima a riconoscere la sua dipendenza, alla quale spesso se ne associano conseguentemente altre, che poi va affrontata dalle istituzioni preposte, in rete tra loro, attraverso l’instaurazione di un rapporto di fiducia.

In tale contesto ha citato alcune importanti iniziative messe in campo sinergicamente da Diocesi, ASP e associazioni.

Tra queste: il progetto “Antenne”, sul territorio tra Sant’Agata Militello a Santa Teresa di Riva, per centri di ascolto (indirizzi e recapiti nella foto della locandina), dove l’ASP dovrebbe mettere a disposizione più personale per non creare un cortocircuito, e informativa in scuole e parrocchie; il progetto “Vince chi smette” raggiungibile sul sito www.vincechismette.it, per avviare percorsi di consapevolezza personali e comunitari contro l’azzardo, apprendere le notizie per mettere a fuoco il problema e affrontarlo; campagna nazionale di sensibilizzazione “Mettiamoci in gioco” per proposte normative.

P. Basile, d’accordo con l’altro relatore, Giovanni Utano, psicoterapeuta al Servizio per le Dioendenze (Ser.D) dell’ASP Milazzo e alla moderatrice, la criminologa Tania Barbato, ritiene anche necessaria la denuncia delle violenze familiari, quando questa diventa l’unica opzione possibile, usando la metafora del parto per indicare il dolore attraverso il quale ridonare la vita per lenire i sensi di colpa emersi dalla dolorosa esperienza raccontata da un padre.

Nel finale, da parte di tutti, le indicazioni per la prevenzione delle dipendenze, passante da una maggiore vigilanza dei genitori sui figli e dall’etica delle istituzioni, spesso in questi contesti mancante, sulla quale i cittadini dovrebbero presidiare con il loro voto.

I lavori sono stati salutati anche dal sindaco di Venetico Ciccio Rizzo per il tramite dell’assessore Concetta Capilllo.

Centri di ascolto:

– ⁠- Sant’Agata di Militello via Medici n. 2 tel. 3348716406;

– ⁠Merì via Martiri di Nassirya n. 18 tel. 3933575583;

– ⁠Messina c/o Help Center stazione centrale tel. 0906409387 e 3475217284;

– ⁠Santa Teresa di Riva c/o Parrocchia della Sacra Famiglia tel. 3404032450.

(Luigi Politi)

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