Nel corso della riunione appositamente convocata dal Sindaco Francesco Rizzo nella giornata di mercoledì, si è consumato ormai forse in maniera definitiva lo scontro tra il Sindaco Rizzo e la Società Dusty srl che, con l’ausilio della collaboratrice SiculCoop S.r.l., gestisce in atto il servizio di raccolta dei rifiuti di igiene urbana.

È quanto si legge in un documento a firma del primo cittadino, protoccolato ieri al Comune, con riferimento alla mancata pulizia e svernamento delle strade comunali.
Proprio in apertura della riunione, il Sindaco dichiarandosi stanco di subire critiche per colpe altrui ha espressamente affermato che “Se il Contratto di servizio non verrà pienamente rispettato e non verranno garantiti gli standard di qualità che sono stati stabiliti in sede di affidamento della gara chiederò agli Uffici comunali ed al Consiglio Comunale l’autorizzazione a procedere con lo scioglimento contrattuale”.
Si attenderà altri 15 giorni e poi – fa sapere Rizzo – si agirà come per legge per risolvere questa situazione che sta danneggiando Venetico, “che in alcune strade e piazze sembra essere un giardino incolto di erbacce infestanti a causa del mancato scerbamento e spazzamento”.
Ma ciò che più di ogni altra cosa ha scatenato la reazione del sindaco è stata la mancata attenzione dell’affidataria del servizio per la pulizia del Cimitero comunale nell’imminenza della ricorrenza della Commemorazione dei Defunti, alla quale si è ovviato con gli operai comunali, oltre alle gravissime carenze relative alla mancata pulizia della spiaggia e alla omessa installazione dei raccoglitori delle deiezioni canine prevista nell’.
Rizzo ha chiesto quindi a gran voce alla Dusty correttivi immediati sulla gestione ed il pieno rispetto degli impegni assunti, anche per evitare un grave danno all’immagine, “dopo gli innumerevoli sforzi che, in questi anni, sono stati compiuti per garantire il progredire, lo sviluppo e la valorizzazione del territori”.
L’ultima osservazione ha riguardato il meccanismo di programmazione contrattuale e scelta degli affidatari del servizio, che avviene per il tramite della SRR e non più direttamente da parte del Comune, creando “un insanabile distacco tra le esigenze del territorio locale e ciò che, invece, viene programmato solo sulla carta, a livello provinciale, senza tenere pienamente conto del contesto reale”.



