Il danese della Visma Lease a Bike fa sua la tappa nonostante una caduta. Secondo l’italiano Giulio Ciccone
Limone Piemonte – La seconda tappa della Vuelta a España 2025 ha regalato subito spettacolo ed emozioni. Il primo arrivo in salita, posto a Limone Piemonte, è stato conquistato da Jonas Vingegaard, che si è imposto con un colpo di reni su Giulio Ciccone al termine di una “volata in quota” decisa negli ultimi 200 metri. Una vittoria che vale doppio per il danese della Visma Lease a Bike, capace di rialzarsi dopo una caduta avvenuta a circa 25 km dal traguardo e trasformare l’imprevisto in una dimostrazione di forza e sangue freddo.

Come da tradizione, la tappa ha visto la nascita di una fuga nei primi chilometri. A provarci sono stati Nico Denz (Red Bull-Bora-hansgrohe), Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Jakub Otruba (Caja Rural-Seguros RGA) e Liam Slock (Lotto Dstny), ai quali si è aggiunto in seguito Sinuhe Fernandez (Burgos-BH). Il quintetto ha guadagnato un vantaggio massimo di poco superiore ai due minuti, sempre tenuto sotto controllo dal gruppo. La Q36.5 Pro Cycling Team ha infatti preso in mano le operazioni sin dall’inizio, mantenendo la corsa saldamente nelle proprie mani e impedendo che l’azione assumesse proporzioni più ampie. Il ritmo del plotone è stato scandito a lungo da Xabier Mikel Azparren, autentico motore del team elvetico, che ha mantenuto la fuga a distanza contenuta. La situazione è rimasta stabile fino al traguardo volante di Busca, dove Slock ha regolato i compagni d’avventura mentre nel gruppo Ethan Vernon (Israel-Premier Tech) ha raccolto i punti residui. Il maltempo ha complicato la giornata. La pioggia intermittente ha reso scivoloso l’asfalto, provocando nervosismo e diverse cadute. La prima a fare selezione è stata quella che ha coinvolto Guillaume Martin (Groupama-FDJ), costretto al ritiro. Poco dopo sono finiti a terra anche George Bennett (Israel-Premier Tech) e Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers). La caduta più importante è però avvenuta a circa 25 km dal traguardo, coinvolgendo numerosi corridori, tra cui Jonas Vingegaard. Il danese è scivolato insieme a diversi compagni di squadra, con Axel Zingle che ha impiegato più tempo a ripartire. Il due volte vincitore del Tour, invece, è stato rapido a rimettersi in sella, aiutato da Victor Campenaerts che lo ha riportato in gruppo. Un’azione fondamentale, che gli ha permesso di restare in corsa per il successo. Il rallentamento seguito all’incidente ha concesso qualche secondo in più ai fuggitivi, che hanno visto il margine risalire a 1’40”. Nel finale, però, la UAE Team Emirates XRG e la Lidl-Trek hanno aumentato il ritmo, riducendo progressivamente il gap e riportando la situazione sotto controllo all’inizio dell’ascesa verso Limone Piemonte. L’ultimo a resistere è stato Liam Slock, che ha provato un allungo solitario a 7,5 km dalla conclusione, ma la sua azione si è esaurita poco dopo, quando il gruppo principale, ancora numeroso, ha chiuso definitivamente l’avventura della fuga.La salita non ha provocato una selezione immediata. Il gruppo dei migliori, forte ancora di una trentina di unità, si è avvicinato compatto agli ultimi 3 km. Ineos Grenadiers e Visma Lease a Bike hanno imposto un ritmo sostenuto, scremando gradualmente il plotone, ma è stata la Lidl-Trek a prendere il comando nel tratto decisivo. Prima Julien Bernard e poi Andrea Bagioli hanno lanciato Giulio Ciccone, che è entrato negli ultimi 1000 metri con le migliori sensazioni. Ai -600 metri ha provato ad anticipare Marc Soler (UAE Team Emirates XRG), ma il suo attacco è stato neutralizzato da Sepp Kuss, preludio al lancio della volata. A quel punto hanno aperto le danze in contemporanea Tom Pidcock, Ciccone e Vingegaard. L’abruzzese ha preso subito la testa e sembrava avviato verso una vittoria prestigiosa, ma negli ultimi metri ha perso leggermente brillantezza. Vingegaard, con la consueta lucidità, ha rimontato metro dopo metro e lo ha beffato con un guizzo proprio sulla linea d’arrivo. La vittoria è andata dunque a Jonas Vingegaard, davanti a Giulio Ciccone e a David Gaudu (Groupama-FDJ), terzo. Quarto posto per un convincente Egan Bernal (Ineos Grenadiers), capace di restare agganciato fino all’ultimo. Tutti e quattro hanno chiuso con lo stesso tempo, mentre il resto degli uomini di classifica ha accusato un ritardo di 2 secondi. L’unico a pagare più caro è stato Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), giunto a 21″ dai migliori.
Grazie al successo e agli abbuoni, Jonas Vingegaard indossa la prima Maglia Rossa della Vuelta 2025, con 4″ di vantaggio su Giulio Ciccone e 6″ su David Gaudu. Un inizio ideale per il danese, che ha dimostrato non solo di avere già una forma solida, ma anche di possedere la capacità di gestire le difficoltà con freddezza e determinazione.
