Dopo la dura contestazione del Gruppo Territoriale del M5S di Milazzo, guidato da Michele Vacca, rivolta al sindaco Pippo Midili sulla gestione dei soliti allagamenti sul territorio comunale proponendo soluzioni riconosciute a livello europeo, in seguito ai disagi di domenica scorsa, non tarda ad arrivare la replica da Palazzo dell’Aquila.
“Le solite strumentalizzazioni. Bisogna essere nelle condizioni di avviare quel progetto presentato nel 2021 pochi mesi dopo l’insediamento del commissario di governo contro il dissesto idrogeologico in Sicilia (stralcio da oltre 18 milioni) per assicurare il convogliamento delle acque di tutta la zona periferiche della città- ha detto il sindaco Pippo Midili-. Diversamente, saremo condannati a subire i guasti di una situazione climatica che continua a peggiorare. Se ci trasferiranno queste somme siamo pronti ad intervenire subito”. Midili ha precisato di aver trasmesso gli elaborati anche alla Protezione civile regionale che in un incontro Barcellona manifestò la disponibilità a finanziare progettualità esecutive.
Sulla criticità è intervenuta anche Legambiente del Tirreno.
“Un territorio sempre più impermeabilizzato, questo è il vero problema- afferma il referente locale Pippo Ruggeri-.
Non è mai troppo tardi per capirlo.
Il problema si ripete perché non si interviene alla radice, sul drenaggio e sulla rinaturalizzazione del territorio. Nuove costruzioni e tanti alberi tagliati, impermeabilizzano il territorio. Abbiamo più volte segnalato e lanciato l’allarme, ma siamo rimasti inascoltati. Addirittura nell’ultimo periodo più di 300 alberi di cipresso di alto fusto sono stati tagliati nella piana di Milazzo, alberi frangivento che mettevano in sicurezza dalle tempeste di vento, distruggendo bellezza, bioversità, servizi ecosistemici, identità e sistemi naturali di difesa idraulica”.
(Giovanni Luca Perrone)
