Dopo tre tappe intense in Albania e una giornata di riposo dedicata al trasferimento logistico, il Giro d’Italia 2025 approda finalmente sul territorio nazionale. Oggi la carovana ripartirà con la quarta tappa, che si snoderà interamente in Puglia, 189 chilometri da Alberobello a Lecce, un tracciato affascinante tra paesaggi iconici, cultura mediterranea e, soprattutto, una grande occasione per i velocisti puri, finora penalizzati dal profilo altimetrico albanese.

La tappa partirà da Alberobello, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e celebre in tutto il mondo per i suoi trulli, antiche costruzioni coniche in pietra che rappresentano uno dei simboli più riconoscibili del Sud Italia. Da lì, i corridori inizieranno un percorso che mescola scenari suggestivi e insidie tattiche, anche se l’altimetria sarà decisamente più amica rispetto alle prime giornate. Il primo tratto presenta l’unico Gran Premio della Montagna, situato a Putignano, classificato come GPM di quarta categoria. Nulla di proibitivo, ma potrebbe servire a formare la fuga di giornata. Da qui in poi, il tracciato si farà più lineare e scorrevole, con ampie strade e lievi ondulazioni, perfette per i treni dei velocisti che inizieranno a organizzarsi già a metà tappa. Il primo traguardo volante sarà posizionato a Polignano a Mare, splendida cittadina affacciata sull’Adriatico, famosa per le sue scogliere e
per aver dato i natali a Domenico Modugno. Questo punto, oltre a offrire uno spettacolo naturale mozzafiato, assegnerà punti preziosi per la maglia ciclamino, la classifica a punti che da sempre interessa gli uomini veloci. Al chilometro 100 circa si trova il Km Red Bull, lanciato in questa edizione per premiare i passaggi a tutta velocità in punti chiave del percorso: in questo caso, sarà posizionato nei pressi di Ostuni, la “città bianca”, con le sue case tinte a calce che si arrampicano sulle colline. Il secondo traguardo volante sarà collocato più avanti, a San Pancrazio Salentino, a circa 35 chilometri dall’arrivo. Sarà un altro snodo importante per chi vorrà fare incetta di punti o per chi cercherà visibilità davanti alle telecamere. L’arrivo sarà nel cuore di Lecce, splendida capitale del barocco salentino. Prima del traguardo, i corridori affronteranno un circuito cittadino da ripetere una volta, che toccherà anche lo stadio Via del Mare, casa dell’U.S. Lecce. Il rettilineo finale, in via Calasso, è ampio e pianeggiante con le condizioni ideali per una volata di gruppo. Sarà il momento tanto atteso dai velocisti puri, finalmente protagonisti dopo tre tappe nervose e ricche di saliscendi. Nomi come Matteo Moschetti, Kaden Groves, Olev Krooij e Sam Bennet scalpitano, pronti a mettere in moto i propri treni e giocarsi il successo. E poi c’è Mads Pedersen, il grande protagonista di questo inizio Giro. Il danese ha già conquistato due tappe e si presenta alla partenza della quarta frazione con la maglia rosa sulle spalle. Sebbene non sia un velocista puro, Pedersen ha dimostrato di essere uno dei corridori più completi del gruppo, resiste in salita, sprinta con potenza e sa scegliere il momento giusto per colpire.
Potrebbe approfittare del finale tecnico e della sua capacità di gestirsi al millimetro nelle fasi concitate della volata per sorprendere ancora. L’unica incognita sarà la strategia della sua squadra.



