Ok, facciamo che parliamo di cinema, ma facciamolo anche in un modo semplice, non troppo tecnico: il web è pieno di recensioni valide e dettagliate, troppo professionali, troppo di nicchia. Uno degli errori più frequenti a scapito dell’arte ritengo sia quello di raccontarla, descriverla dettagliatamente ed avere solo un feedback, rappresentato dal simbolino blu col pollice.

L’arte merita DI PIU’… rappresentare un polo di scambio fra ideologie diverse, dialoghi fra gruppi di persone a cui ancora batte un cuore e stufe di sentire linguaggi preconfezionati, imparando per forza delle mode, o dei modi di dire per essere “Wired”.
Noi ci rilassiamo con una chiacchierata, in una lingua ed una pronuncia che sa di casa e con la cintura dei pantaloni sbottonata, per cui, da dentro le mie pantofole, vi parlo del film Nosferatu (2024).
Possiamo chiamarlo “il remake del remake del plagio”, già che il primo film di “MURNAU!!” (con voce fantozziana) voleva essere la normalissima storia di Dracula del romanzo di mio compare Stoker, ma che il maestrissimo regista, non voleva pagarne i diritti sul libro e cambiò tutti i nomi dei protagonisti e delle città, il titolo divenne “Nosferatu il Vampiro”… in realtà il regista fu un VamPirla!
Perchè gli eredi di Stoker, fomentati da qualche aitante avvocato di Barcellona Pozzo di Gotto, fecero causa e come si suol dire “si pigghiàru chiddi e l’autri”, fecero distruggere tutte le copie ma una si salvò, nascosta dal regista stesso e pubblicata in seguito.
Capolavoro, bla bla bla, ma la cosa fighissima è la storia dell’attore protagonista che se ne andò qualche mese prima in Transilvania per calarsi nella parte, e quando arrivò la troupe per inizio riprese, si trovarono davanti un vero vampiro!
Nel 1979, se non sbaglio, uscì il remake che divenne altrettanto famoso grazie ad una performance di Klaus Kinski (mi pare si scriva così) pazzesca intitolato “Nosferatu il Principe della Notte”. Bello, capolavoro, lento, ambientazioni, e bla bla bla, la Lady era talmente bella che ha rappresentato il mio ideale di donna per anni, non mi sono mai dato pace.
Il regista di questo primo remake, tale Herzog, fu una ‘nticchiètta più scaltro e pagò da subito i diritti sul romanzo, per cui fece un’imitazione del primo film ma con i nomi del libro, e divenne “Dracula” che fa vendere molte più t-shirt rispetto a “Orlok”.
E giungiamo a “Nosferatu” (2024): Eggers, il regista, è stato il più furbo di tutti, ha pagato i diritti a chiunque, quelli del primo, del secondo e del libro, per cui ha potuto scopiazzare da tutti i lati. Inoltre non ha dovuto avere a che fare con attori pazzi che iniziavano veramente a succhiare il sangue alle sue Star, basta fargli succhiare un pò di dollari e se ne stanno buoni.
Per tutto il resto c’è la computer grafica, la musica e gli effetti messi a palla, flash improvvisi di facce, mani, corpi e zozzerie varie (si chiamano Jump Scare, quando salti all’aria!).
Lo consiglio? Si, consiglio sempre di confrontarsi con l’Arte, e subito dopo confrontarsi sull’Arte, fatto molto bene, ti prende e bla bla bla, ma dopo qualche mese, a stento ricorderete la faccia del mostro e non lo rivedrete prima di tre o quattro anni…
(Christian Milone)
