23.9 C
Milazzo

Villafranca Tirrena. Murale di Andrea Sposari dedicato alla memoria di Graziella Campagna

Pubblicato il :

“Dove non è arrivata la giustizia arrivi la MEMORIA” è scritto sul bellissimo murale realizzato in ricordo di Graziella Campagna dall’artista Andrea Sposari che è stato inaugurato nella giornata di ieri alla scuola media “Leonardo Da Vinci” di Villafranca Tirrena in provincia di Messina.

- Advertisement -

 

Erano presenti all’importante evento, organizzato dall’associazione “Orizzonte comune” per il progetto di democrazia partecipata “Impronte di memoria”, Autorità civili e militari,  i fratelli di Graziella, Pasquale e Pietro Campagna, il presidente dell’associazione Roberto Saia, il sindaco di Villafranca Tirrena Giuseppe Cavallaro e l’assessore ai servizi sociali Matteo De Marco e Antonello Cracolici, Presidente della Commissione Antimafia Regionale.

Chi era Graziella?

Una ragazza barbaramente uccisa a soli 17 anni, nel 1985, sulle alture sopra Messina, perché, lavorando in una lavanderia, aveva trovato nella tasca di una camicia la carta d’identità di un boss latitante.

Il Presidente della Commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, ha dichiarato: “Quella di Graziella Campagna è una storia esemplare che ha riguardato tante vittime di mafia in Sicilia, per la mistificazione e i depistaggi che per anni hanno fatto diventare senso comune una non verità. In questo caso i mafiosi non hanno esitato a uccidere una ragazzina: è l’ennesima conferma che sono uomini senza onore che colpiscono l’anima delle nostre comunità. È importante che oggi un murale in una scuola ricordi la sua storia, perché obbliga i ragazzi e i passanti ad alzare lo sguardo e non abbassare il capo su una vicenda su cui per troppo tempo è calato il silenzio”.

Dalla scuola, poi, ci si è spostati al municipio, dove alcuni studenti e il baby sindaco Asia Darrigo hanno rivolto delle domande sulla mafia al Presidente Cracolici.

Ed intanto una notizia giunge dal Tribunale di Firenze: Giovanni Sutera, già condannato all’ergastolo in qualità di mandante del rapimento e dell’omicidio di Graziella e che poi ottenne la libertà condizionale dal Tribunale di Sorveglianza, è stato condannato a 4 anni per il crac del bar Curtatone insieme al fratello  Renato Sutera, con l’accusa di bancarotta e alla pena accessoria della inabilità all’esercizio dell’impresa commerciale e l’incapacità a svolgere uffici direttivi. La sentenza è del 19 dicembre scorso.

- Advertisement -

Articoli Correlati

- Advertisement -spot_img
- Advertisement 4 -spot_img