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Volley Serie A2 Femminile Finale Play-off – Il PalaRescifina spinge Akademia verso l’impresa

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Messina – Dopo la dura lezione subita a Macerata nella prima sfida delle Finali Play-Off, l’Akademia Sant’Anna è pronta a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. Questa sera alle ore 19,00, al PalaRescifina andrà in scena gara 2, e stavolta non ci saranno margini di errore. Contro una CBF Balducci HR Macerata che ha dimostrato tutta la propria solidità e concretezza, le ragazze di coach Bonafede dovranno rispondere col cuore, con la tecnica e con quella fame sportiva che ha accompagnato il loro straordinario cammino in A2. Il palazzetto di Messina si prepara a essere il teatro di una serata ad alta tensione, con una cornice di pubblico che si preannuncia straordinaria. Tifosi in arrivo da ogni angolo della Sicilia e dalla vicina Calabria, pronti a trasformare il PalaRescifina in una bolgia. La posta in gioco è altissima, rimettere la serie in parità e portare la contesa a gara 3, in trasferta. In palio, la promozione in Serie A1. Un sogno che l’isola attende da anni.

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La caduta al Fontescodella è stata pesante. Tre set a zero (25-22, 25-17, 25-15), in una gara che ha visto Messina restare in partita solo nel primo parziale. La differenza l’hanno fatta soprattutto l’efficacia in attacco (50% per Macerata contro il 29% di Messina) e la gestione dei momenti chiave. Eppure, proprio nel primo set, le siciliane avevano dato segnali importanti come quando sotto 21-17, avevano risalito la china grazie a un time-out intelligente di Bonafede, un ace di Modestino e una serie di giocate intelligenti. Poi, l’episodio che ha lasciato l’amaro in bocca. Sul 21-20, un pallonetto di Decortes, giudicato dentro da molti ma chiamato out dagli arbitri. Il video-check non ha chiarito del tutto la situazione. Bonafede ha chiesto spiegazioni, ma la decisione è rimasta invariata. Da lì, l’inerzia è tornata nelle mani delle marchigiane, che non hanno più concesso nulla.

A guidare la riscossa è il presidente Fabrizio Costantino, che ha lanciato un appello chiaro: “Ci prepariamo ad affrontare gara 2 consapevoli che servirà riscattare la prova di Macerata per riportare in parità la serie e giocarci tutto nell’ultimo confronto. Puntiamo sulla voglia delle nostre ragazze di dimostrare il proprio valore e, soprattutto, sul supporto della nostra gente. La Sicilia ci sarà, ne siamo certi”. Una fiducia ribadita anche nello spirito di squadra, che nonostante la batosta, non ha perso la bussola. Lo confermano le parole di Giulia Carraro nel post-partita: “Non è finita, adesso si gioca a Messina”. E a Messina si sa come si combatte: con passione, con grinta, e con una voglia feroce di non arrendersi.

L’analisi statistica di gara 1 restituisce un quadro chiaro delle aree da migliorare. Le percentuali offensive raccontano la serata no delle SuperGirls: solo il 29% di efficacia contro il 50% delle avversarie. Macerata ha murato con maggior efficacia (8 muri contro 5), ma Messina ha tenuto meglio in ricezione (75% di positività contro 70%). A livello individuale, tra le fila marchigiane spiccano i 22 punti di Clara Decortes (55% in attacco, 1 muro, 1 ace), gli 11 dell’ex Battista (10 in attacco con il 40%, 1 muro) e i 9 di Bulaich. Ottima anche la prova della siciliana Sara Caruso, top blocker del match con 4 muri e un impressionante 71% in attacco. In seconda linea, brilla Giorgia Caforio con un 83% di ricezione positiva. Ma le classifiche stagionali sorridono ancora a Messina. Bintu Diop è seconda tra le Top Scorers di A2 con 593 punti e prima nei Top Acers con 49 ace. Sara Caruso domina tra i Top Blockers (99 muri vincenti), mentre Caforio è seconda tra i Top Receiver con il 45,1% di ricezioni perfette. Il talento non manca. Serve solo liberarlo.

Il peso specifico di gara 2 è enorme. In caso di vittoria, la serie tornerebbe in equilibrio, e tutto si deciderebbe nella “bella”. Ma il match di mercoledì va ben oltre l’aspetto sportivo. Rappresenta il desiderio collettivo di un popolo, quello siciliano, di tornare a calcare i campi della massima serie. Un desiderio che, al PalaRescifina, si tradurrà in cori, applausi, bandiere e cuori che batteranno all’unisono. Le SuperGirls sanno cosa li attende. Sanno che non ci sarà spazio per esitazioni. Ma sanno anche che, nei momenti più difficili, sono già state capaci di rialzarsi. Lo hanno fatto con Trento, lo hanno fatto con Busto Arsizio. E possono farlo ancora.

In ogni caso, Akademia Sant’Anna ha già scritto una pagina di storia. Ma i sogni, quando arrivano così vicini alla realtà, non si possono lasciare a metà. Servirà il cuore, servirá la testa, servirà il boato di un’intera regione. Stasera si gioca molto più di una partita. Si gioca una visione, un’identità, un progetto che vuole riportare la Sicilia in alto, dove merita. E forse, proprio da una bruciante delusione, può rinascere una grande impresa. Il PalaRescifina è pronto. La Sicilia pure. E le SuperGirls lo sanno…è il momento di tornare a volare.

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