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Isole Eolie, rimborsi traghetti per i dipendenti pubblici: novità e polemiche sulle agevolazioni per le isole minori.

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Insegnanti e pendolari lamentano i limiti imposti dalla misura, mentre il governo regionale difende la sua decisione.

“Da oggi i dipendenti pubblici che per motivi di servizio prestano la loro attività lavorativa nelle isole minori della Sicilia potranno viaggiare ottenendo il rimborso integrale del biglietto, attraverso la richiesta da inserire nell’apposita piattaforma informatica che il Dipartimento delle Infrastrutture sta predisponendo e che sarà operativa a giorni”, lo afferma qualche giorno fa l’Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò, dopo aver firmato l’apposito decreto.

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“Insegnanti e altre categorie di dipendenti pubblici potranno fruire dell’agevolazione istituita dal governo Schifani a partire da febbraio 2023. Prosegue la nostra azione nel sostenere chi è costretto a viaggiare per lavoro da e verso le isole siciliane, pur con dei correttivi che ci consentono di razionalizzare e gestire al meglio le risorse stanziate a copertura di questa importante misura che sostiene i pendolari del comparto pubblico e le comunità locali”.

A partire dallo scorso 5 febbraio 2025, i beneficiari delle agevolazioni possono acquistare regolarmente i biglietti presso le compagnie di navigazione e poi chiedere il rimborso totale del costo dei viaggi. Per ottenere il rimborso, bisogna caricare, entro 30 giorni, la relativa documentazione sull’apposita piattaforma informatica che non è stata ancora perfezionata e nelle more del perfezionamento è consigliato di conservare i biglietti dei viaggi effettuati. Le modalità di rimborso sono analoghe a quelle già attive contro il caro-voli per ottenere il parziale rimborso dei biglietti aerei.

Anche il Deputato Regionale messinese di FdI, Pino Galluzzo, si ritiene soddisfatto della scelta del governo regionale: “Accolgo con grande soddisfazione il nuovo via libera ai rimborsi per i trasporti marittimi dei pendolari nelle isole minori siciliane” che continua evidenziando che questo provvedimento è stato possibile grazie ad un suo emendamento approvato all’ARS a fine 2024.

Ma da Lipari le polemiche non si fanno attendere, già nel 2023 la rappresentante di Forza Italia Chiara Giorgianni lamentava una disparità di trattamento, in quanto la legge prevedeva il servizio gratuito di trasporto solo per i dipendenti pubblici in transito dalla terraferma verso le isole minori e non viceversa.
“Se risiedi a Milazzo e sei in servizio a Lipari usufruisci delle agevolazioni previste dalla norma sugli aliscafi della Liberty Lines, se invece risiedi a Lipari e ti sposti in altri comuni della Sicilia per le stesse ragioni ti puoi attaccare al tram.”
Erano queste le parole della Giorgianni che tornano attuali dopo quasi due anni, anche se la norma è stata modificata nel 2024 equiparando tutti i pendolari.

Adesso il problema si sposta sulle procedure di rimborso.
Le critiche provengono principalmente dagli insegnanti e dai lavoratori pendolari che devono anticipare cifre considerevoli per il trasporto. Un insegnante di Lipari afferma: “C’è da anticipare circa 600 euro al mese che rappresenta buona parte dello stipendio. Se il rimborso non è immediato questa spesa per andare sul posto di lavoro diventa insostenibile”.

Secondo le nuove regole, i rimborsi per i biglietti dei traghetti sono disponibili solo dal lunedì al venerdì, e l’importo rimborsato copre un solo passaggio giornaliero di andata e ritorno, lamentano i sindacati: “in caso di avverse condizioni meteo-marine, il docente o il lavoratore che è costretto a rientrare di sabato, perderà questo diritto a vedersi rimborsato il biglietto?”

Forte replica dall’Assessorato alle Infrastrutture che asserisce, “queste prescrizioni sono indispensabili per contenere la spesa, che per l’anno in corso ammonta a 2 milioni”. Il limite dei cinque giorni riguarda tutti i viaggiatori fatta eccezione per gli operatori della sanità e le forze dell’ordine.
In sintesi “la coperta è corta” e si tratta di scelte politiche, come ha sempre dichiarato la rappresentante di FI Chiara Giorgianni che evidenzia l’ingiustizia delle misure, accusando il provvedimento di non rispondere ai reali bisogni delle comunità insulari e di creare disparità tra i lavoratori, ignorando il tema delle agevolazioni per i nativi delle isole minori e per i proprietari di casa che pagano i tributi comunali.

Inoltre anche l’associazione Federalberghi delle Isole Minori Sicilia per nome del Presidente Christian Del Bono critica la misura, “Abbiamo segnalato più volte, anche insieme a oltre 40 associazioni territoriali, l’errore di destinare tutte le risorse a un solo gruppo di beneficiari, ignorando le necessità di altri lavoratori e pendolari.”, rinnovando l’invito a riconsiderare il provvedimento, ampliando l’accesso ad altre categorie di pendolari.
Da destra a sinistra la salsa non cambia.

Anche il Partito Democratico scende in campo a favore dei pendolari e contro il governo regionale, con il segretario regionale Anthony Barbagallo, e il segretario provinciale Armando Hyerace i quali lamentano una grave situazione che da troppo tempo colpisce i pendolari delle Isole Eolie, nonostante le promesse del governo.
“È una situazione inaccettabile e vergognosa, che mette in evidenza non solo l’inefficienza dell’amministrazione regionale, ma anche l’indifferenza nei confronti dei diritti dei lavoratori pubblici che, al contrario di essere supportati, sono lasciati soli con un carico economico insostenibile”.

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