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F1 GP Bahrain 2025 – Piastri trionfa, Ferrari sfiora il podio. Russell sotto inchiesta, Verstappen irriconoscibile

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Manama – Oscar Piastri domina il Gran Premio del Bahrain e consolida il ruolo da protagonista in questa prima fase del Mondiale 2025. La McLaren si conferma la macchina più competitiva, mentre la Ferrari mostra segnali incoraggianti ma non riesce ancora a salire sul podio. E tra strategie aggressive, duelli ruota a ruota e decisioni al limite del regolamento, lo spettacolo in pista non è mancato.

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Fin dal semaforo verde, Oscar Piastri ha dimostrato di avere il passo per vincere. Scattato bene dalla pole, l’australiano ha gestito magistralmente la gara, allungando nei momenti giusti e mantenendo sempre un margine di sicurezza. Una strategia precisa (due soste con mescola morbida-media-media) e un’auto in perfetto equilibrio hanno fatto la differenza. Alle sue spalle, George Russell ha concluso secondo, ma la sua posizione è sotto revisione da parte dei commissari per un presunto uso irregolare del DRS. Se gli verrà inflitta una penalità di 5 secondi, potrebbe scivolare fuori dal podio, a favore di Charles Leclerc, che ha chiuso quarto, ma vicinissimo all’inglese. Le scelte strategiche hanno fin da subito indirizzato la corsa. Mentre la maggior parte dei piloti ha optato per gomme morbide, in Ferrari si è deciso per le medie su entrambe le monoposto. Una mossa rischiosa che, nei primi giri, ha penalizzato Leclerc, passato sia da Russell che da Norris, quest’ultimo poi penalizzato di 5 secondi per essersi posizionato fuori dalla griglia di partenza. Verstappen, partito sesto, ha avuto una partenza complicata, perdendo una posizione e poi faticando a rientrare nel ritmo giusto. L’unico acuto dell’olandese è arrivato al sesto giro, con un sorpasso deciso su Sainz, ma da lì in poi è stato un susseguirsi di lamentele via radio e problemi di frenata che hanno limitato la sua gara. Le prime soste hanno visto Norris fermarsi già al 10° giro per scontare la penalità e montare le dure. Una mossa che ha dato i suoi frutti, consentendogli di rientrare in battaglia nel secondo stint. Piastri si è fermato al 14°, rientrando davanti a Russell e mantenendo così il controllo del gruppo. Leclerc, che aveva allungato il primo stint grazie alla mescola media, è rientrato al 18° giro e ha mostrato un ottimo ritmo con gomma nuova. Da segnalare la crescita della Ferrari in velocità di punta e nelle fasi di sorpasso: il sorpasso su Norris alla curva 4 è stato uno dei momenti chiave della gara.

Nel frattempo, Kimi Antonelli, al debutto stagionale in una gara di alto livello, ha fatto vedere ottime cose: sorpassi puliti, buon ritmo, e anche un duello vinto contro Verstappen, che al 20° giro ha subito l’affondo dell’italiano nello “snake”, una delle sequenze più tecniche del circuito. Al giro 32 l’ingresso della Safety Car, causata da detriti in pista, ha rimescolato le carte. Tutti i top driver si sono fermati per un’ultima sosta. Piastri ha montato medie, Russell e Norris le morbide, mentre Leclerc ha puntato sulla gomma dura per arrivare alla fine. La scelta del monegasco sembrava rischiosa, ma si è rivelata azzeccata per buona parte del finale.

Alla ripartenza, Piastri ha mantenuto la testa, mentre dietro si sono accese le scintille. Norris ha attaccato Hamilton in curva 4 superandolo fuori pista, ed è stato costretto a restituire la posizione. Il vero show è arrivato tra il 46° e il 52° giro, con Leclerc e Norris protagonisti di una lotta intensissima. Il ferrarista ha resistito a lungo, ma ha dovuto cedere alla maggiore aderenza dell’inglese a 5 giri dalla fine. La questione più delicata riguarda George Russell. I commissari hanno notato un utilizzo del DRS quando il pilota Mercedes si trovava oltre il secondo di distacco da chi lo precede va, una violazione regolamentare. Se verrà confermata, scatterà una penalità di 5 secondi che lo retrocederebbe in quarta posizione, regalando a Norris il secondo posto e a Leclerc un insperato podio. Un episodio che riaccende il dibattito sulla trasparenza dei sistemi elettronici di controllo e sull’efficacia dei sensori automatici. Per la Red Bull è stata una domenica da dimenticare. Verstappen, penalizzato da problemi ai freni e da un assetto poco competitivo, ha chiuso sesto, senza mai essere davvero in lotta per le posizioni che contano. Male anche il pit stop della Red Bull, lento e confuso. Un’involuzione rispetto alla supremazia dominante degli scorsi anni. Unica nota positiva. Yuki Tsunoda ha portato punti alla Racing Bulls (ex AlphaTauri), chiudendo nono e battendo il compagno Riccardo. Il Circus ora vola in Arabia Saudita, con le stesse temperature del Bahrain. La Ferrari è lì, in crescita costante, e se il podio arriverà con la penalità a Russell, sarà un segnale forte anche sul piano morale per il prossimo GP.

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